Swatch lascia Baselworld. Possibile effetto domino sulla fiera di Basilea

L’annuncio del Ceo Nick Hayek e le critiche rivolte alla celebre kermesse dedicata al settore orologiero rischiano di minare ulteriormente il futuro del Salone, che ha già perso marchi illustri

Un’altra importante defezione per Baselworld, la celebre fiera di Basilea dedicata al settore orologiero e della gioielleria: dopo il passo indietro di celebri marchi come Eberhard & Co, Hermès, Ulysse Nardin e Girard-Perregaux, anche il gruppo Swatch ha reso noto che non sarà più presente come espositore con i suoi marchi (tra cui Breguet e Omega)

L’annuncio è stato dato direttamente dal Ceo del gruppo Nick Hayek, che ha sottolineato l’inutilità dell’attuale fiera per Swatch, definita “una stanza costosa”. “Le esposizioni tradizionali non hanno più alcun significato per Swatch”, ha affermato nel corso di un’intervista a NZZ am Sonntag. Il manager, però, non attacca l’idea in sé della kermesse, ma sottolinea l’esigenza di “reinventarsi, fornire risposte adeguate, essere più dinamici e creativi”.

Alla fine dell’edizione 2018 di Baselworld, che aveva attratto un numero stabile di visitatori ma era stata accorciata di due giorni (da otto a sei) rispetto alle precedenti edizioni, la direzione dell’esposizione aveva già sottolineato l’importanza del cambiamento di un evento spesso giudicato troppo costoso, troppo disconnesso dalle aspettative dei marchi, dei media e del pubblico. L’’annuncio di Swatch rimescola ora le carte e mette in dubbio la strategia degli altri “pilastri” del settore che sono Rolex, Patek Philippe, Chopard o Lvmh.

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