Manager con la testa a posto

In un mondo dove l'immagine gioca un ruolo sempre più decisivo anche nel business, mai sottovalutare l'importanza di un buon taglio di capelli. Per voi i consigli e gli sconsigli di Charity Cheah e Adalberto Vanoni, spietati giudici di "Hair - Sfida all'ultimo taglio"

Non solo (nel mondo del lavoro più che mai) l’abito fa eccome il monaco, pure la capigliatura vuole la sua parte. Taglio o colore sbagliato rischiano di demolire anche l’outfit più ricercato. Peccato che, spesso, prendersi cura dei capelli si riveli ancora più difficile che sventare terribili errori di stile. Per questo abbiamo chiesto consiglio a due veri esperti del settore, i giudici di Hair – Sfida all’ultimo taglio, primo talent show dedicato al mondo dell’hair styling, trasmesso questa stagione su Real Time: Charity Cheah, co-fondatrice in Italia della catena Tony&Guy, e Adalberto Vanoni, direttore artistico di Aldo Coppola.

Promossi

La scelta decisiva è quella del parrucchiere. Come individuare quello giusto?C: Per prima cosa è fondamentale che un parrucchiere ci sappia ascoltare e dimostri empatia. Poi possiamo valutare cosa ci consiglia, se riesce a proporci una nuova visione dei nostri capelli che metta in risalto i nostri punti di forza. Dopodiché non resta che provare; se dopo il primo appuntamento riceveremo molti complimenti, allora avremo fatto la scelta giusta.A: In aggiunta, nel momento in cui ci mette le mani in testa possiamo capire se si muove con sicurezza. Perché se il gusto è soggettivo, le tecniche e le conoscenze di base sono imprescindibili: non mi piacciono i parrucchieri che ti imbambolano con la dialettica, è la bravura che serve, quindi meglio non parlare tanto e agire.

Per valutare, invece, se un taglio è ben fatto, cosa bisogna guardare?A: Un primo indizio di bravura è questo: quando si torna a casa e si asciugano i capelli al naturale è fondamentale ritrovare le forme proposte al salone. E poi il taglio si deve evolvere nel tempo senza perdere armonia.

C: Concordo. Per prima cosa bisogna vedere se la proporzione del taglio è armonica, anche in relazione al nostro viso, se ne fa risaltare i punti di forza, così come la bellezza complessiva del nostro stile e della nostra personalità. Dopodiché si va a guardare la partitura del taglio: deve crescere bene e rimanere armonico anche dopo cinque-sei settimane.

ANCHE L’ECCESSIVA PERFEZIONE

PUO’ ESSERE UN LIMITE: A VOLTE

BISOGNA ESAGERARE PER

NON CADERE NELL’ANONIMATO

Altra punto dolente. Come si fa a capire se un certo taglio ci starebbe bene? Quello che va bene per uno non è ugualmente adatto a un altro…A: In realtà, a parte qualche eccezione, direi che quasi tutti i tagli possono stare bene più o meno a tutti, purché si osservino i rapporti tra il taglio e il volto. È una questione di proporzioni, entra in gioco la lunghezza del taglio rispetto alla forma del viso. Dopodiché ci sono anche volti che stanno malissimo con certe acconciature, ma che così acquistano identità molto forti. A volte bisogna esagerare per non cadere nell’anonimato, non bisogna dimenticarlo.

C: Secondo me, ci sono due metodi asciuper capire se un taglio vi sta bene oppure no. Innanzitutto bisogna avere un sano spirito di autocritica e ascoltare i consigli degli amici e delle persone che ci conoscono bene, oltre a quelli del nostro parrucchiere di fiducia. In secondo luogo, si può prendere spunto dalle celebrity, andando a vedere cosa sta bene a quelle che più ci assomigliano dal punto di vista fisico.

Un errore da non fare mai?C: Facendo riferimento a quanto dicevo poco fa, prendere spunto non vuol dire copiare tale e quale lo stile di qualcun altro: bisogna sempre adattarlo a noi, interpretandolo a modo nostro. Il copycat puro e semplice non funziona mai!

A: Trattare troppo i capelli. Trovo la colorazione eccessiva orrenda. Ed è un errore che fanno spesso anche i parrucchieri. Invece tutto deve essere dosato al punto giusto, il capello distrutto dalla chimica è la cosa più brutta che ci sia.

Bocciati

A proposito di colorazione… Quali provvedimenti prendere di fronte alla comparsa dei capelli bianchi?C: Su un uomo i capelli bianchi hanno un certo fascino, bando quindi alla tinta, basta limitarsi a utilizzare uno shampoo anti-giallo. Sul fronte femminile, invece, per me il mondo della colorazione è un aspetto molto importante per la bellezza dei capelli. Oggi la tendenza è quella di puntare sulla naturalezza, scegliendo tonalità che mettano in risalto la carnagione dando però l’effetto di un look naturale, quasi baciato dal sole. Dopodiché per me è importante anche la personalità, quindi credo sia fondamentale scegliere un colore che ci rispecchi per come siamo.

A: Dico sempre che una donna di una certa età non deve ricostruire il passato, ma modificare il presente, ossia intervenire solo leggermente con la colorazione, sfumando, non cercando di ricreare il nero o il castano dei 20 anni. Altrimenti i “capelli di una volta” contrastano con il viso di oggi, e un risultato pessimo è garantito.

E quando un uomo perde i capelli?C: Innanzitutto meglio accettare di avere questo problema e vivere più sereni. All’inizio consiglio di intervenire subito su tre fronti: trattamenti seri e regolari per fortificare la crescita, dieta sana e riduzione al minimo dello stress. Dopodiché, nei casi peggiori, quando c’è poco da recuperare, è il momento di tagliare tutto.

A: Sono d’accordo, meglio rasarsi a zero. Quando mi capitano questi uomini sul lavoro, ironizzo sempre con loro, dico: «Sai perché succede? Perché il tuo ormone maschile è molto potente», così loro se ne vanno tutti ringalluzziti.

MAI CERCARE DI RICOSTRUIRE

IL PASSATO, MEGLIO

PIUTTOSTO MODIFICARE

IN MEGLIO IL PRESENTE

Il prodotto che non deve mai mancare?C: Posso dirne due? Per me la base è scegliere una buona accoppiata shampoo-balsamo adatta al proprio capello. In più, visto che ora va molto di moda un look naturale, spettinato e molto sensuale, consiglio di tenere sempre in borsa un olio anti-age di cui utilizzare qualche goccia sulle punte per dare un tocco “shine” in più.

C’è un vip che vi piace molto “di testa”?C: Ce ne sono diversi, ma sul fronte femminile le mie preferite sono Charlize Theron e Diane Kruger. Sono sempre impeccabili sia quando sfilano sul red carpet sia quando vengono paparazzate durante il tempo libero. Per quanto riguarda gli uomini invece, uno che ha sempre puntato molto sui capelli, azzeccando ogni cambio di stile e creando di volta in volta una moda è David Beckham. Anche Brad Pitt ha saputo osare spesso, molto e bene. Perché ci vuole coraggio nel cambiare stile, ma anche capire quello giusto per sé in quel momento.

A: Io voglio parlare di italiani. Ci sono due donne che mi sono piaciute sempre, durante tutto il loro percorso: Mina e Patty Pravo. Due personaggi all’opposto, da un lato l’eleganza, dall’altro la trasgressione. Sono due volti iconici dell’evoluzione dello stile dagli anni ’50 a oggi. Sul fronte maschile, invece, mi piace molto Alessandro Preziosi.

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