Il fashion traina l’e-commerce italiano

La moda contribuisce sempre più al fatturato del commercio elettronico, che si prepara a sfondare i 500 miliardi di euro

La moda online è ai primi posti tra le categorie più rilevanti per l’e-commerce italiano e rappresenta la categoria online che cresce maggiormente in Europa, dove il commercio elettronico, in generale, tra il 2014 e il 2015 ha registrato un +13,3%, passando dai 402 miliardi di euro ai 455 miliardi di euro del 2015. Per il 2016 si stima che la curva aumenti del 12%, raggiungendo i 510 miliardi di euro. A rivelarlo è Netcomm, il consorzio del commercio elettronico Italiano, in occasione della Milano Fashion Week SS 2017.

Acquistare online è sempre più una consuetudine in Italia. Negli ultimi cinque anni il numero di e-shopper è infatti raddoppiato, passando dai 9 milioni di marzo 2011 ai 18,8 milioni di marzo 2016. Di questi, il 62% acquista da un merchant già sperimentato. In Italia il settore moda vale il 5% del mercato retail, con un tasso di crescita medio annuo pari al 30%, con un valore superiore a 1,8 miliardi di euro, +25% rispetto al 2015 (dati Osservatorio eCommerce B2c Netcomm-Politecnico di Milano). Non solo. La moda è il primo settore per ricerca di informazione online prima di un acquisto tradizionale, dove l’abbigliamento, escluse le calzature, costituisce il 40,2%, al pari di un altro settore merceologico molto forte sul web e che comprende computer, tablet e smartphone. Su 19 milioni di utilizzatori di smartphone connessi alla rete, ad esempio, il 72% ha cercato in negozio un prodotto che aveva già visto online. Tali informazioni vengono ricercate dagli acquirenti prevalentemente sui siti dei retailer (oltre il 40%), seguite dal sito del produttore/fornitore (35%), e dalla semplice ricerca in rete (31%). In questo segmento i siti comparatori di prezzi, gli articoli di magazine online e la condivisione tramite social rappresentano una fetta minima (nemmeno il 30%).

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