Quali sono le tendenze per la stagione autunno-inverno 2009-2010? Quali i materiali e i colori su cui si punterà?
La nuova collezione sarà basata sul recupero del concetto di fisicità dell’uomo, che non è solo appannaggio del ragazzo palestrato ma è una diffusa forma di cultura, il piacere della salute e della bellezza. Rivolta a un 35enne cresciuto a pane e palestra, università e snowboard, la collezione assume volumi moderni. Recupero delle lane come argomento che àncora il men-wear alla tradizione, ma lavorazione anche come fatto tecnico, con doppiature in nylon in giubbotti reversibili o applicazioni e spalloni di giubbotteria spalmata. Lo shetland scozzese, i check ispirati ai tartan, il velluto in 20 colori. Il regimental come pattern. Capi facili, veloci: k-way colorati in piuma, maglieria in cotone invernale, felpe leggerissime da sottogiacca ricamate in pelle, camicie di nylon imbottite, tutti capi da sovrapporre e sfogliare, mossi da trattamenti che danno a basi pregiate il sapore del nuovo vintage fino ad arrivare allo Scented Yarn, un filato con il quale è realizzato un pullover che una volta indossato, a contatto con il calore del corpo, rilascia un delicato e sottile aroma di classica lavanda. Ecco interpretati due momenti della vita di uno stesso uomo.
In un momento in cui si parla quasi esclusivamente di crisi economica come si muove il mondo-moda e su cosa punta?
A una crisi generalizzata non vi è, purtroppo, una risposta altrettanto generalizzata. La forbice fra mondo della moda e abbigliamento si va sempre più allargando. La crisi economica, la perdita di potere d’acquisto del consumatore e tutto quello che ciò ha portato in evidenza negli ultimi mesi, comporterà un’attenzione diversa. Il flusso di notizie fra azienda e consumatori dovrà essere più diretto. Il brand dovrà identificarsi con il modo di vivere e di sentire del proprio cliente le cui scelte si concentreranno verso i brand che vengono ritenuti “giusti”.
C’è un’icona del mondo del cinema o dello spettacolo di oggi o di ieri in cui si identifica meglio il vostro brand e per quali motivi?
Non è un mistero per nessuno che abbiamo utilizzato volti noti e che rappresentano momenti diversi della vita:Fiorello, geniale e spensierato, il Peter Pan del mondo dello spettacolo italiano; Cannavaro, uno degli sportivi più amati con un sorriso che ti apre il cuore; Alessandro Gassman, l’attore più interessante della generazione che segue quella dei mostri sacri del nostro cinema. E poi i tanti amici che hanno indossato o indossano i capi del “bassotto” che non voglio nominare perché rischierei di dimenticarne tanti. Attori, sportivi, politici, manager, professionisti. Un mondo di grandi personaggi che hanno grande personalità. Se dovessi pensare al passato certo non potrei escludere Steve McQueen, Sean Connery e Paul Newman.
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