Ermenegildo Zegna vince in Cina: Fuyn condannata per contraffazione

La società di Guangzhou dovrà cessare la produzione delle linee di abbigliamento che utilizzano marchi e immagini fin troppo simili a quelle dell’azienda italiana. Imposto anche un risarcimento da 300 mila euro

Quasi 300 mila euro: è il risarcimento danni che la società di moda Guangzhou Fuyn dovrà pagare al gruppo italiano Ermenegildo Zegna. A stabilirlo è il tribunale cinese di Guangzhou: gli avvocati hanno riconosciuto la società Fuyn colpevole di contraffazione.

Più nel dettaglio, per le tre linee di abbigliamento Collezione Zsnoi, Zzsnoi e Zsnoiport i l’azienda di abbigliamento orientale avrebbe utilizzato marchi e immagini volutamente simili a quelle di Zegna. Il tutto, a partire dal 2011. Il tribunale ha pertanto imposto a Fuyn di cessare immediatamente l’attività di contraffazione del brand e risarcire Zegna per un valore di circa 290 mila euro. Una bella vittoria per il gruppo italiano, presente da anni sul mercato cinese: la registrazione del marchio risale al 1973 e, già allora, la società si era preoccupata di tutelare la sua proprietà intellettuale in conformità con il diritto cinese. Negli anni il brand ha riscosso ampio successo tanto da venire considerato uno dei simboli del made in Italy di qualità. La prima boutique è stata aperta a Pechino nel 1991.

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