Club esclusivi in Italia: lusso per pochi (soci)

Si moltiplica il numero dei members club di alta gamma nel nostro Paese. Luoghi elitari dove incontrarsi, per lavorare o rilassarsi, e con l’occasione fare networking. Città di elezione soprattutto Milano, ma cresce anche Roma. In attesa di nuovi arrivi

club esclusivi Core MilanoUn rendering dello speakeasy del club Core: Milano

Altro che circoli. I members club di alta gamma, che schiudono le porte a una rete di contatti a livello internazionale, sono arrivati in Italia. E altri club esclusivi arriveranno. A Roma ha aperto a fine 2021 Soho House, creatura di Nick Jones nata nel 1995 a Londra, che oggi conta una quarantina di sedi in tutto il mondo e accoglie anche membri della comunità creativa: musicisti, artisti, scrittori, creator digitali. Arriverà anche a Milano, dove già esiste una community numerosa, ma ancora priva di una sede fisica. Sempre a Milano, con un target meno giovane e più da gentlemen club, c’è Casa Cipriani in via Palestro. Prevista all’inizio del 2024 invece l’apertura di Core:, altro club esclusivissimo, in corso Matteotti, mentre in piazza XXIV Maggio è già operativo Aethos Club, legato all’omonima catena di hotel di lusso.

Club esclusivi: il modello dei members club in Italia

Il modello, pur con sfumature diverse nell’offerta e nei target, è simile in tutte le realtà citate. Camere e suite disponibili anche a esterni, ma spazi di socializzazione e consumo riservati ai soci, con offerta di food & beverage curatissima. «L’idea dei club esclusivi è sempre esistita, fanno leva su un senso di appartenenza che tiene legati i membri grazie ad ambienti accoglienti e riservati e servizi di alta gamma», spiega Magda Antonioli, docente del master in Economia del turismo all’Università Bocconi di Milano e vicepresidente della European Travel Commission. La novità è l’attrattività delle città italiane per questo tipo di strutture. «In Italia l’hotellerie di lusso – 5 stelle e 5 stelle L – è in forte espansione, da prima del Covid e con un rafforzamento subito dopo la fase pandemica».

Leggiamo nel report degli interventi alla recente Giornata Altagamma 2023, organizzata dall’omonima Fondazione per celebrare la storia del Made in Italy d’eccellenza: «La crescita, per questo segmento, è stata più lenta sino al 2000, in termini di offerta, ma è cresciuta negli ultimi cinque anni più di tutte le altre categorie (5,3%), anche sotto la forte spinta della domanda internazionale (che quota più del 60%), tale da raggiungere le 665 unità con 43 mila camere nel 2022 (hotel 5 stelle), rappresentando il 20% dei ricavi dell’intero comparto hospitality Italia».

Secondo Antonili, «la crescita di questi alberghi da noi, sotto la spinta delle catene straniere molto attive con i loro investimenti sul nostro territorio dopo il Covid, non è solo nelle città, ma anche nei borghi minori con strutture più piccole. Questo dei members club è un segmento dell’ospitalità di lusso e come tale va considerato».

Il modello club nasce come spazi di lavoro e incontro con annessa offerta food & beverage, a disegnare delle zone franche dove chi è fuori sede può sentirsi a casa. Poi si è evoluto con l’aggiunta di servizi top, dall’auto a disposizione fino all’area wellness e alla palestra e la piscina. Ambiente intimo e luogo di incontro, con dinamiche internazionali. Luoghi dove si concludono affari, si tessono reti di relazioni che fanno la differenza. «Anche grazie a queste strutture», chiude la docente dell’Università Bocconi, «ci stiamo avvicinando a città europee e aperte al mondo come Parigi e Londra».

Casa Cipriani: da New York a Milano

Casa Cipriani

Il concept è quello già sperimentato a New York City: un club per soci, con camere di hotel aperte al pubblico, all’interno di un palazzo storico. La sede di Casa Cipriani Milano è in posizione strategica, all’inizio di via Palestro, nello spettacolare Palazzo Bernasconi completamente rinnovato.

Aperto sul finire del 2022, il members club e hotel di lusso, che ha portato a Milano il senso di ospitalità della famiglia Cipriani e l’eredità dell’Harry’s Bar di Venezia, si estende su sei piani, di cui due interrati e il quarto con una terrazza affacciata sui Giardini pubblici Indro Montanelli e sul Museo di Storia naturale. Spa extra lusso, 15 tra camere e suite per il boutique hotel, poi i due piani dedicati all’offerta food & beverage con i cocktail bar The Pickering Room e The Living Room e il ristorante Cipriani.

Il progetto di recupero di Palazzo Bernasconi è firmato dell’architetto fiorentino Michele Bonan. Casa Cipriani Milano si presenta con ambienti eleganti in stile gentlemen club londinese, con quel tocco di italianità che è la firma del brand. Cosa ottengono i member? Conciergerie, un servizio prenotazioni di spettacoli ed eventi sportivi, viaggi e altre attività. Poi un servizio lavanderia, quello di personal training e l’ingresso al centro benessere.

Aethos Club: a ciascuno la sua membership

Casa Cipriani

Foto © Pion Studio

Aethos Club è il nuovo members club di Aethos, la community internazionale di hotel che a Milano è in piazza XXIV Maggio, connessa con il cocktail bar The Doping e con il ristorante Zaïa. Obiettivo, sentirsi parte di una community di persone che condividono stile di vita e valori.

Ai membri sono riservate special rate per le altre destinazioni firmate Aethos – compresa l’ultima acquisizione Aethos Monterosa, in Valle d’Aosta, aperta da pochissimo – l’accesso ad aree riservate come la palestra e la possibilità di partecipare a sessioni di fitness, yoga, pilates e meditazione. Disponibile, inoltre, l’accesso al Doping Bar con sessioni dedicate di tasting, masterclass e cocktail class, e alla lounge privata del ristorante Zaïa.

A separare gli ambienti fra hotel e club, curati dagli interior designer dello spagnolo Astet Studio, una tenda di velluto che garantisce ai member uno spazio riservato. Tra i benefit a disposizione anche eventi esclusivi, come Club Talk, e sconti sulle proposte food & beverage in tutte le destinazioni Aethos.

Tre le membership tra cui scegliere: dalla Junior, riservata agli under 30, che prevede una quota di iscrizione annuale di mille euro e offre, oltre alla special rate, la possibilità di accedere alla palestra, alle aree private del Club e agli eventi, alla Aethos – 1.800 euro – che prevede, in aggiunta a quanto offerto dalla Junior, anche la priorità in fase di prenotazione delle proprie suite in tutti gli hotel Aethos e l’accesso a un primo livello di network di Club in tutto il mondo. Infine, la Founding, solo su invito, del valore di 3 mila euro annui, è riservata a un numero limitato di soci selezionati, offre in aggiunta l’accesso a eventi d’élite, la priorità per workshop e corsi e l’accesso a un ulteriore network esclusivo di Club.

Core: Milano per incontri esclusivi

Casa Cipriani
Sempre a Milano è prevista l’apertura della sede italiana di Core:, in Corso Matteotti, tra i più rinomati club esclusivi, nato a New York nel 2005 dall’iniziativa di Jennie e Dangene Enterprise. Cinque piani riservati a 500 soci, conterrà uno speakeasy, un ristorante con cocktail bar, una wine gallery e un culinary lab oltre al Dangene Institute, una clinica rigenerativa preventiva che lavora sull’age optimization e la longevità grazie a tecnologie medicali all’avanguardia. Poi otto suite, quattro dining room private, un teatro, la palestra con lo “yoga studio”, il tutto distribuito nei 4 mila mq della location vicinissima a San Babila, con colpo d’occhio che ingloberà anche la cupola della chiesa di San Carlo.

Tratto distintivo della creatura delle due founder newyorkesi è il ricco programma di eventi culturali, già attivo e molto seguito, pensato per creare opportunità di incontro tra i soci – i quali rappresentano 13 settori di industry differenti, alla ricerca della diversità anche in termini di genere, età e nazionalità. Gli eventi sono legati all’economia, all’architettura, al turismo, all’arte. La quota di iscrizione è di 12 mila euro più una quota annuale (le cifre aumenteranno progressivamente man mano che ci si avvicina all’opening di Milano).

Soho House Roma: stile anticonformista

Casa Cipriani

Scelta particolare per Soho House, il members club che parla alla comunità creativa e artistica della Capitale: un edificio di dieci piani in via Cesare De Lollis, quartiere San Lorenzo, tra locali cheap e alloggi di universitari. La prima bandierina piantata da Soho in terra tricolore ha toccato Roma, mentre i progetti su Milano sono in stand by dopo che la prima idea di location è saltata.

Spazi riservati ai soci dove mangiare, bere e incontrarsi, tra cui una piscina, un bar con spettacolare bancone lungo 16 metri e un ristorante sul rooftop, la Soho Health Club con corsi e trattamenti all’avanguardia, una sala per proiezioni, 49 camere e 20 appartamenti per soggiorni di lunga durata.

Il piano terra della Soho House è lo Studio; uno spazio per i membri di Soho House e i Soho Friends, che possono visitare lo spazio con fino a tre ospiti, per lavorare e per incontrarsi o per assistere a eventi e presentazioni. Al primo piano, la zona espositiva è dedicata agli eventi e alle feste per i membri. Al nono si trova il club vero e proprio, con ristorante, cocktail bar e aree conviviali. Poi il rooftop con vista sulla città.

Alle pareti opere d’arte selezionate con focus su artisti che vivono e lavorano in Italia, con un’enfasi particolare su quelli operativi nel Lazio. Il mantra? Essere se stessi, e guai a parlare di dress code. Quanto si paga? Gli under 27 versano 700 euro l’anno per la formula Local (accesso solo alla sede romana), la Every (tutte le sedi del mondo) costa 1.250 euro. Gli over 27 pagano 1.800 euro l’anno la Local, 2.700 euro la Every.

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