Le calzature made in Italy sono sinonimo di lusso, qualità ed eleganza. Sono famose in tutto il mondo, forse più all’estero che nel nostro Paese e sono riservate a un pubblico di cultori ed esperti. Artigianato di alta qualità, scelta dei materiali, grandi competenze e attenzione maniacale ai dettagli hanno portato piccoli, medie e grandi imprese del settore scarpe a diventare tra le più famose al mondo, se non proprio le più famose. Oggi ovviamente molti marchi producono un po’ ovunque, ma come design e come stile restano legati a ciò che il made in Italy significa nel mondo, ovvero eleganza, attenzione ai dettagli, stile. E dietro ai grandi brand come Tod’s e Gucci fioriscono piccole e medie imprese che hanno saputo trasformarsi in piccole eccellenze mondiali. E la maggior parte trova un territorio di eccellenza comune nel distretto marchigiano.
Le calzature made in Italy del distretto marchigiano sono citate anche da Boccaccio nel Decameron insieme agli artigiani di Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare. Già all’epoca, erano esportate non solo in Toscana, ma anche nei Paesi Balcanici. Il distretto calzaturiero delle Marche è uno dei più grandi d’Italia che da solo genera oltre l’80% del fatturato nazionale. Insomma, a partire dalle famose chiochiere (le pianelle di stoffa o pelle, prive di tacco, con suola leggera di pelle cavallina) fino ai modelli di oggi, che uniscono la peculiarità dell’artigianilità italiana con il design più avanzato, è qui che nasce questa eccellenza tricolore.
Quali sono i centri dove ha origine questo successo? Esistono aree produttive diverse è in grado di coprire quasi tutti i settori dell’universo della calzatura:
Monte Urano: scarpe da bambino
Montegranaro, Monte San Giusto e Sant’Elpidio a Mare: modelli da uomo
Fermo, Porto Sant’Elpidio e Civitanova Marche: calzature da donna.
Le calzature made in Italy hanno saputo combattere la crisi, come aveva raccontato lo Shoe Report 2015, il rapporto annuale sul settore calzaturiero italiano presentato al Micam.Sono soprattutto due le chiavi con cui le piccole e medie aziende hanno superato la difficile congiuntura economica: l’export, che ha permesso di generare una crescita complessiva delle esportazioni del 20,3% (+17,5% il saldo), e l’internazionalizzazione. In media il fatturato estero oscilla tra il 10% e il 50% del totale, con punte in alcuni casi anche del 90%.
Quali sono allora le migliori marche di scarpe italiane. Ecco un piccolo elenco per cominciare a orientarsi:
Gucci
Prada
Geox
Melluso
Ferragamo
Tod’s (Hogan)
Fratelli Rossetti (di Parabiago, Milano)
Dolce & Gabbana
Giorgio Armani
Giuseppe Zanotti
Alberto Fermani
Bruno Magli
Sergio Rossi (a Cesena)
Santoni
A. Testoni
Ermenegilzo Zegna
Forzieri