L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’aggiornamento 2014 per le agevolazioni fiscali relative alle ristrutturazioni edilizie. Innanzitutto si ribadisce che le detrazioni Irpef del 50% per gli interventi di ristrutturazione (per un limite massimo di spesa di 96 mila euro) sono state prorogate fino al 31 dicembre di quest’anno, mentre nel 2015 scenderanno al 40% e nel 2016 torneranno al 36% con limite massimo di spesa di 48 mila euro. Recenti disposizioni hanno abolito, tra le altre cose, l’obbligo di “invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara” e hanno ridotto dal 10% al 4% la ritenuta d’acconto sui bonifici “che banche e Poste hanno l’obbligo di operare”. I cittadini che hanno sostenuto delle spese per ristrutturazioni edilizie a partire dal 26 giugno del 2012 hanno accesso anche al bonus Mobili ed Elettrodomestici, che la legge di Stabilità ha prorogato per tutto il 2014. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per un importo massimo di 10 mila euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe di efficienza non inferiore ad A+ (A per i forni, ma sono compresi anche gli elettrodomestici per i quali non è ancora prevista l’etichettatura) “finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto della ristrutturazione” ma non necessariamente destinati all’ambiente ristrutturato. Chi ristrutturerà più immobili “avrà diritto più volte al beneficio”. Le spese detraibili devono essere sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 e possono includere anche quelle di trasporto e montaggio dei beni acquistati. Gli interventi di ristrutturazione che danno accesso al bonus sono principalmente quelli di “manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, effettuati sia sulle parti comuni di edificio residenziale sia sulle singole unità immobiliari residenziali”; mentre la manutenzione ordinaria è valida solo per le parti comuni dell’edificio.Per usufruire del bonus occorre che la data di inizio dei lavori “sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese”, e può essere dimostrata “da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all’Asl, quando la stessa è obbligatoria, da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, per lavori per i quali non sono necessarie comunicazioni o titoli abitativi”. Non è altresì necessario “che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione”.Gli acquisti di mobili ed elettrodomestici possono essere effettuati con bonifici bancari o postali che devono indicare: “la causale del versamento (è quella attualmente utilizzata da banche e Poste per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione); il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato”. È possibile pagare anche con carte di credito e debito, ma non con assegni o altri mezzi di pagamento. Inoltre occorre conservare: “la documentazione attestante il pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente); le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti”.
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