Alcott, inizia una nuova era: più sostenibilità meno fast fashion

Il Gruppo Capri presenta il nuovo posizionamento del brand di abbigliamento giovanile e annuncia 50 nuove aperture nei prossimi tre anni. Il fatturato 2023 cresce del 10% a 215 milioni di euro

Alcott-Famiglia-ColellaDa sinistra: Veronica Colella, Francesco Colella, Nunzio Colella, Anna Sorrentino Colella, Salvatore Colella, Marianna Colella

Più che un’evoluzione, una vera e propria rivoluzione. Viene definito così il riposizionamento di Alcott, marchio di abbigliamento giovanile nato nel 1990 e da sempre di proprietà del Gruppo Capri. A capo di questa realtà napoletana da 215 milioni di fatturato (+10% sul 2022) la famiglia Colella, che ha scelto il rinnovato store di Via Torino a Milano per presentare il futuro del suo brand.

Il nuovo corso di Alcott

Come evidenziato dal Ceo di Alcott, Francesco Colella, la filosofia del marchio resterà sempre la stessa: l’accessibilità, la miglior moda al miglior prezzo. L’obiettivo, però, è di allontanarsi dal concetto di brand del fast fashion e abbracciare temi come l’inclusione e quella sostenibilità che sta caratterizzando l’intero settore della moda. Una rivoluzione che, come evidenziato dal Ceo Colella, non riguarda solo l’immagine – la scritta bianca del logo Alcott su fondo nero diventa ocra su fondo verde – ma impatterà anche sulla filiera. La produzione, fino a poco tempo al 100% nelle Far East, è stata riportata in parte “nel Mediterraneo” per ridurre le emissioni. Un impegno concreto, che proseguirà anche nei prossimi anni e segue una strategia sostenibile del Gruppo, che già da anni è partner di realtà come Better Cotton Initiative e Fsc.

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Un’immagine del nuovo store Alcott di Via Torino. Il marchio pesa per circa il 50% del fatturato del Gruppo Capri

Investimenti e nuove aperture

Come evideizaot dal Ceo Salvatore Colella, il Gruppo Capri punta a raggiungere i 235 milioni di fatturato nel 2024. Una crescita che, oltre al marchio Gutteridge – secondo Brand del Gruppo per il quale è prevista un’espansione in Germania – sarà sostenuta proprio da Alcott. La famiglia Colella ha messo sul piatto un investimento triennale da 50 milioni di euro per la digitalizzazione e la realizzazione di un nuovo polo logistico automatizzato. Circa 2 milioni saranno destinati nel miglioramento dell’app e nell’integrazione dell’intelligenza artificiale Generativa per migliorare l’esperienza omnichannel.

Previste anche 50 nuove aperture tra negozi diretti e affiliati. La maggior parte sarà sul territorio italiano – la prima sarà ad Anacapri, seguirà Taormina – ma sono previsti nuovi negozi anche in Spagna e Grecia, dove Alcott è già presente. Il focus sarà anche sull’e-commerce, in capo alla Marketing & Digital Director, Marianna Colella: a oggi l’online pesa per circa il 10% sul fatturato totale del Gruppo, ma nell’ultimo anno è cresciuto del 25% e continuerà a crescere anche in virtù del debutto negli Stati Uniti di un e-commerce Alcott, previsto nei prossimi mesi.

Nei rinnovati negozi si continueranno a trovare linee di abbigliamento frutto di collaborazioni con importati marchi come Netflix, Nba e Casio, di cui Alcott è diventato official dealer.

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