Salone del gusto e Terra madre, al via l’edizione che porta a Expo 2015

Un modello di mercato consapevole che corregge le distorsioni dell’attuale sistema alimentare. È quanto propone l’evento in programma a Torino dal 23 al 27 ottobre

Con l’apertura della decima edizione del Salone del gusto e Terra madre ha inizio un’ideale staffetta che culminerà tra sei mesi con l’avvio di Expo 2015. A unire i due eventi sono i contenuti, la tutela dell’ambiente, la valorizzazione della biodiversità e la cultura del cibo, come riconosce anche Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, l’associazione non profit che figura tra gli organizzatori della kermesse torinese insieme a Regione Piemonte e Città di Torino e in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

DUE IN UNO. Dalla scorsa edizione gli organizzatori hanno deciso di far convergere il Salone del gusto e Terra madre in un unico evento che offre la possibilità d’incontrare i rappresentanti delle comunità del cibo italiane e internazionali nel Mercato allestito nei padiglioni del Lingotto Fiere e allo spazio Oval. «Passo dopo passo», ha spiegato Petrini, «siamo riusciti a consolidare e traghettare il Salone fuori dalla gastronomia classica; avevamo capito che questo sistema alimentare è malato, ma se ci limitiamo a convivere con questa realtà, se non la denunciamo, allora non diamo il giusto valore a Terra madre e al Salone. L’appuntamento di Torino è politico, riguarda la tutela dell’ambiente, la difesa della biodiversità, il diritto dei contadini a essere trattati con dignità».

LuogoLingotto FiereTorino

1.000 espositori da oltre 100 Paesi

Superficie netta espositiva 80 mila mq

Appuntamenti su prenotazione 225

70 chef coinvolti

86 incontri e conferenze

1.000 etichette proposte dall’Enoteca

102 laboratori

del Gusto

GLI OBIETTIVI DELLA MANIFESTAZIONE. Ecco allora che nei cinque giorni della manifestazione va in scena un modello di mercato concepito per dare la massima enfasi alle forze positive del cibo buono, pulito e giusto e correggere le storture di un sistema alimentare incapace di sfruttare le risorse esistenti per risolvere problemi come quello dell’errata alimentazione nei Paesi più sviluppati o della malnutrizione nelle aree in via di sviluppo. Infatti, soltanto 30 delle 30 mila piante commestibili conosciute, contribuiscono in modo determinante (il 90%) al nostro fabbisogno energetico. Gli oltre 200 mila visitatori della scorsa edizione dimostrano che, in questi 18 anni, nell’opinione pubblica la sensibilità nei confronti di questi temi è aumentata e, con essa, anche la domanda di un sistema alimentare più sano, più rispettoso dell’ambiente e anche delle varie culture che si esprimono anche attraverso il cibo. Il programma completo è disponibile sul sito della manifestazione: www.salonedelgusto.it

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