Quattro passi per diventare “indistraibili”

Qualunque sia l'obiettivo che ci si pone, è decisivo imparare a resistere alle sollecitazioni esterne che ci allontanano dal giusto percorso

Pianificare le nostre azioni in anticipo garantisce che i nostri progetti siano portati a termine. Ma è sufficiente? No. Occorre anche essere capaci di non farsi distrarre. Più facile a dirsi che a farsi direte voi. Invece secondo Nir Eyal, esperto di pubblicità, psicologia e business, nonché autore del bestseller “Hooked – Come catturare i clienti”, basterebbe seguire quattro semplici regole, al centro del suo ultimo libro “Come diventare indistraibili”.E non si parla, per esempio, della necessità di eliminare la tecnologia online. Secondo Eyal non funziona, perché rischiamo di sostituire una distrazione con un’altra. L’idea è quella di riuscire a prendere il controllo – in maniera definitiva – delle proprie azioni. Ecco quindi i quattro passi necessari per diventare indistraibili:

  1. Riconoscere che la distrazione viene da dentro. Il primo capitolo del libro è proprio dedicato a questo argomento e l’autore spiega alcuni metodi pratici per identificare e gestire il disagio psicologico che ci porta fuori strada. L’autore aiuta a capire i perché dei nostri comportamenti e spiegherà che la gestione del tempo è gestione del dolore. Per questo motivo, Eyal analizza anche il processo con cui possiamo rendere piacevole qualsiasi compito che dobbiamo svolgere. Possibile? Sì, semplicemente coltivando la capacità di concentrarsi intensamente su ciò che si sta facendo.

  2. Darsi il tempo per le cose che si vogliono fare davvero. Ma per darsi del tempo, occorre imparare a pianificarlo. E occorre pianificare anche quali e quanti momenti vogliamo dedicare alle distrazioni.

  3. Esaminare gli stimoli esterni che identifichiamo come indesiderati, che ostacolano la produttività e diminuiscono il benessere. E non si parla solo di dispositivi digitali. Lo stimolo esterno indesiderato può essere il collega chiacchierone che ci impedisce di portare a termine un progetto urgente, oppure un biscotto che richiama la nostra attenzione quando apriamo uno sportello della cucina.

  4. Creare dei patti. Eliminare gli stimoli esterni è utile per tenere lontane le distrazioni, ma i patti sono un modo collaudato per tenere a freno noi stessi, garantendoci di fare quello che diciamo di voler fare. Occorre quindi “obbligarsi preventivamente”. In questo modo, riusciremo a rendere indistraibile il posto di lavoro, a crescere bambini indistraibili e creare relazioni indistraibili.

Chi è Nir Eyal

Nir Eyal ha lavorato per anni nei settori dei videogiochi e della pubblicità, dove ha appreso e applicato le tecniche descritte nel libro per motivare e influenzare gli utenti. Ha tenuto corsi di psicologia del consumatore applicata presso la Stanford Graduate School of Business, il Hasso Plattner Institute of Design ed è spesso invitato come relatore presso conferenze del settore e aziende Fortune 500. I suoi articoli su tecnologia, psicologia e business appaiono regolarmente sulla Harvard Business Review, The Atlantic, TechCrunch e Psychology Today.

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