Punto e a capo, ma senza virgola!

Mentre cresce la voglia di tornare in campo, andiamo alla scoperta dei codici e dei comportamenti che, quando ottemperati, rendono migliore (per tutti) l’esperienza sul green. Occhio alla piccola grande rivoluzione nel modo di segnare lo score

Lo sentite? È come il rombo dei motori che salgono di giri in attesa della partenza del primo Gran premio… È la Formula 1? No, è il sentimento che accende i giocatori di golf ai primi tepori del mese di marzo. Quando si annuncia la “calata” di migliaia di appassionati sui green e i fairway dei tanti e bei circoli lungo la Penisola. Scattano, infatti, i calendari delle tanto attese gare e l’Italia, anche quest’anno, è pronta per soddisfare la sete di golf che dopo l’inverno è ormai difficile da contenere. E ad accogliere i tanti giocatori ecco una novità regolamentare apprezzata e invocata da molti, la reintrodotta possibilità di annullare un cattivo risultato evitando, in questo modo, la temutissima “virgola”. Se, da un lato, ciò indica la sensibilità della Federazione nel recepire una richiesta che arrivava da giocatori e circoli, dall’altro, fornisce la sponda a inizio stagione per riportare l’attenzione su uno dei temi frequentemente motivo di discussione e degli sforzi di miglioramento da parte della Federazione stessa e dei circoli: i comportamenti che i giocatori sono chiamati ad adottare in campo, dal punto di vista dell’etichetta e dell’attenzione al contesto in cui sono ospitati. A differenza dell’immagine di eleganza e correttezza a cui il golf viene normalmente accostato, infatti, quello che si verifica sul campo è, non di rado, di ben altro segno. Vediamo quindi, insieme, alcuni suggerimenti per gustare al meglio le prossime giornate di golf dando, se possibile, una mano a Comitati di Gara e Commissioni sportive dei club (gli organi preposti a vigilare sui comportamenti dei giocatori) e a limitare gli interventi delle Commissioni disciplinari (gli organi preposti a giudicare).

A BUON RENDERE

» Indossare il guanto in anticipo. In attesa del proprio turno e senza disturbare,valutare lie della palla, vento, distanza, pendenze del green» In arrivo al green, posizionare i carrelli dalla parte in cui si passerà per procedere verso la buca successiva» Compilare lo score all’arrivo sul tee successivo: chi ha l’onore, se la buca è libera,compili lo score dopo aver effettuato il tiro

ONESTÀ, INTEGRITÀ, CORTESIA

Sono queste le tre parole che sintetizzano l’essenza del golf. Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto del comportamento e dell’attitudine che si attendono da ogni giocatore affinché venga garantita a compagni ed avversari la chance di effettuare il loro miglior colpo possibile. In proposito, da non dimenticare, è che tale atteggiamento non vale solo se ci si trova nel corso di una competizione: non per tutti, infatti, il golf è sinonimo di gara. Ma ciò non significa che non si debbano seguire le giuste norme di comportamento e rispetto.

ATTENZIONE!

La mancata consegna dello score (NR = Not Returned) infrange la Regola del Golf 6-6b con conseguente squalifica del giocatore e applicazione della virgola

CIRCOLO CHE VAI… USANZE CHE TROVI

Uno degli aspetti del golf che non tutti dimostrano di (voler) conoscere è quello che riguarda le usanze e le norme che i vari circoli si sono dati e hanno sviluppato nel tempo. Se, infatti, le regole tecniche del golf sono ben spiegate nel relativo libretto, è altrettanto vero che una giornata di golf presenta diverse situazioni in cui è opportuno conoscere quale sia il giusto e atteso comportamento. Una buona abitudine può essere, all’arrivo al circolo, trascorrere qualche minuto davanti ai tabelloni dove sono esposte le comunicazioni che, oltre che legate agli eventi agonistici, contengono spesso molte utili informazioni relative alla vita del circolo, in club house come in campo, per esempio in tema di abbigliamento, spykes ammessi, accessibilità delle strutture. Un facile e veloce accorgimento che consentirà anche agli ospiti di giornata di godere pienamente di tutto ciò che il club può mettere a disposizione.

PREMIAZIONI E SPONSOR

In un momento in cui l’economia è decisamente in difficoltà è giusto tributare, ora più che mai, il massimo apprezzamento a quelle aziende che rendono possibile l’organizzazione dei seguitissimi tornei. La premiazione, pertanto, con la presenza numerosa dei giocatori, oltre che per i vincitori, deve costituire il momento del riconoscimento per quei marchi che credono nel golf e lo supportano con impegni organizzativi ed economici decisamente importanti.

NIENTE PIÙ VIRGOLA

Ebbene sì, con l’ufficializzazione di Federgolf, è stata reintrodotta dall’1 gennaio 2013 la possibilità di aggirare la virgola (per alcune categorie di golfisti), apponendo in bella evidenza sullo score un NV, no virgola, appunto (che non esclude, peraltro, dagli eventuali premi vinti). E così, eliminato questo rischio, anche la partecipazione alle gare potrà essere vissuta in modo più leggero da parte di molti, con positivi riflessi sugli incassi dei circoli. La neutralizzazione della virgola non è concessa ai giocatori juniores (Under 18), ai giocatori con Ega Exact Handicap inferiore a 11,5, a tutti i partecipanti alle gare di attività agonistica e alle altre gare quali campionati nazionali e internazionali, gare nazionali, ufficiali e federali nonché alle gare con patrocinio federale e i campionati regionali, individuali e a squadre. Per ogni dettaglio, vi consigliamo di consultare la circolare sul sito della Federazione (www.federgolf.it).

IN CAMPO

Il golf, oltre che sport, è una passione che coinvolge in modo crescente chi se ne lascia cogliere. In generale, se la spinta all’allargamento della base dei giocatori, da un lato, genera evidenti benefici, dall’altro, sta inducendo ad accorciare quel periodo di formazione fatto di molta pratica, lezioni e “accompagnamenti” in campo di amici e giocatori esperti che tanto, invece, aiuta nel far conoscere lo spirito del gioco. È importante, infatti, familiarizzare con le situazioni che su fairway e green si possono verificare, acquisendo esperienza e osservando chi è già protagonista. In questo i maestri e gli istruttori, con la loro funzione imprescindibile nella formazione tecnica del neo giocatore, possono svolgere un ruolo fondamentale, insegnando e spiegando tutto ciò che oltre allo swing completa un golfista. Sportività, correttezza e tutela del campo sono i tre ambiti cui ogni giocatore dovrebbe essere parimenti attento quando mette la pallina sul fatidico primo tee. Vediamo come:

A. Il rispetto per compagni e avversari Rimanere in silenzio ed evitare altri rumori (suonerie di cellulari in primis…) non solo al momento esatto del colpo, ma anche negli istanti che lo precedono, in cui il giocatore è alla ricerca della concentrazione. Analogamente, lamento sistematico verso il proprio gioco o la malasorte, turpiloquio, lancio di bastoni, rappresentano comportamenti certamente da evitare. Un esempio in cui si evidenzia scarsa sportività è quello relativo ai troppo frequenti abbandoni a metà gara non motivati da cause di forza maggiore o problemi fisici, ma a score inferiori alle attese: una abitudine che decisamente non fa bene né a chi abbandona né agli altri componenti del team.

B. Aver cura della struttura Rastrellare i bunker prima di allontanarsene in modo da ricreare le condizioni ottimali per chi segue (domandiamoci quale sia il sentimento che ci pervade quando troviamo la nostra pallina in bunker in un’impronta o in una traccia di rastrello mal livellata), collocando il rastrello dove indicato dai cartelli (esposti sul campo e/o in segreteria) o dove meno disturba. Sul green: alzare i pitch mark lasciati dalle palline (un pitch mark correttamente sollevato aiuta il green a ritrovare molto più velocemente la sua miglior forma); non lasciare inutili segni con i chiodi delle scarpe o appoggiandosi pesantemente al putter o facendo cadere pesantemente la bandiera; camminare il meno possibile nella immediata vicinanza della buca per evitare impronte che possono incidere sul rotolo della pallina nell’ultimo tratto della sua corsa. Sul percorso: ripiazzare le zolle, non effettuare prove sui tee di partenza ma nelle zone a fianco (in alcuni circoli chi effettua prove sul tee con relativa zolla può essere invitato a lasciare il campo…).

C. Velocità di gioco È uno dei temi più discussi e controversi, spesso motivo di discussioni tra giocatori e marshall. Detto che può capitare che per motivi vari la velocità che un team riesce a mantenere sia diversa dal previsto, è opportuno ricordare che lasciare il passo quando si è lenti o giocare una palla provvisoria quando si teme di non trovare quella giocata non è un disonore ma, al contrario, esprime sportività e rende il gioco di tutti più fluido. Altro elemento che a volte genera forti incomprensioni è il riferimento per determinare l’eventuale ritardo (al di là dell’orario con i tempi di passaggio): è sempre e unicamente il team che precede, e mai quello che segue.

D. Sicurezza Il golf presenta situazioni in cui è opportuno prestare la massima attenzione per la propria incolumità e quella degli altri giocatori. Lo swing genera velocità molto alte di bastone e pallina con conseguenti possibili rischi se effettuato senza la dovuta accortezza. Innanzitutto, non deve essere fatto alcun colpo (o prova) se tutti i compagni di gioco non si trovano ampiamente in condizione di sicurezza; poi, se si teme che la pallina sia diretta in una zona in cui potrebbero essere colpiti altri giocatori, è necessario urlare immediatamente (la parola usata normalmente è “fore!”) per avvertire del pericolo, senza attendere di capire dove sia finita. Potrebbe essere tardi…

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