Una chiusura a sorpresa, che ha creato non poche tensioni tra le centinaia di turisti in coda agli scavi di Pompei, che dalle 9 del mattino di venerdì 24 luglio si sono trovati di fronte a cancelli chiusi per un’assemblea sindacale fuori programma. È stato il soprintendente di Pompei, Ercolano e Stabia Massimo Osanna, a risolvere il problema aprendo lui stesso i cancelli alle 10,30, contrattando singolarmente con i funzionari della Soprintendenza la garanzia della custodia delle Domus.
L’iniziativa, criticata apertamente dal ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini (anche via Twitter), è stata disapprovata anche dal sindacato Cgil Campania. “L’iniziativa messa in atto oggi da alcune sigle sindacali a Pompei danneggia l’immagine della Campania e di uno dei siti archeologici più importanti al mondo. Sono forme di protesta che penalizzano anche le stesse organizzazioni che le promuovono”, ha commentato il segretario generale Franco Tavella. “Il senso di responsabilità dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali deve essere un punto fermo per salvaguardare il destino di un’eccellenza mondiale come Pompei che rappresenta uno straordinario volano di sviluppo per l’economia campana”.
Altra assemblea a sorpresa a Pompei e turisti in fila al sole. Così si fa del male ai sindacati,ai diritti dei lavoratori e al proprio Paese
— Dario Franceschini (@dariofrance) 24 Luglio 2015
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