Musica, settore in crescita. Ma agli artisti va solo il 12% degli incassi

Gran parte dei 43 miliardi di dollari guadagnati nel 2017 andati a etichette discografiche, radio, produttori e piattaforme di streaming

Il “grosso” dipende da loro. Eppure, ai musicisti va solo una piccola fetta dei guadagni del settore. A confermarlo il rapporto della banca d’affari Citigroup, basato sul mercato statunitense, secondo cui dell’intero fatturato generato dall’industria musicale nel 2017 solo il 12% è finito nelle tasche degli artisti. Eppure, questa quota è addirittura in crescita rispetto al passato: agli inizi del nuovo millennio il dato si fermava al 7%. Chi è dunque che guadagna davvero? Etichette discografiche, radio, produttori e piattaforme di streaming, che lo scorso anno hanno incassato gran parte dei 43 miliardi di dollari guadagnati dal comparto.

2017 anno positivo per la musica

Il 2017 è stato comunque un anno positivo per l’industria della musica. Innanzitutto perché sono aumentati gli acquisti, che hanno raggiunto un massimo storico di oltre 20 miliardi di dollari, in linea con i dati del 2006. In crescita anche la spesa per i biglietti dei concerti e quella per gli abbonamenti di musica in streaming. Ancora una volta a guadagnarci sono soprattutto gli imprenditori. Per quanto riguarda gli acquisti, per esempio, etichette ed editori si sono aggiudicati circa 10 miliardi di dollari, mentre i musicisti esattamente la metà. Gli artisti hanno avuto qualche margine in più sull’attività live, che ha aumentato del 5% i loro introiti.

© Riproduzione riservata