Medici con i poliziotti per il test contro la droga al volante

l progetto avrà una durata di tre mesi e mira a rendere più veloci ed efficaci i controlli sulla guida sotto l’effetto di stupefacenti.

Non stupitevi se una di queste sere, ad un normale controllo della Polizia, oltre a farvi l’alcol test, verrete sottoposti a test sulla droga. Infatti Polizia, medici e personale del ruolo sanitario saranno per tre mesi fianco a fianco nella lotta alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il progetto, per ora, è stato avviato solo in fase sperimentale, con una durata di 90 giorni. L’obbiettivo è quello di riuscire a rendere più veloci ed efficaci i controlli nei confronti dei conducenti per accertare l’eventuale guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’iniziativa è stata lanciata in 19 città del nostro paese: Novara, Bergamo, Brescia, Padova, Verona, Trieste, Savona, Bologna, Forlì Cesena, Ancona, Ascoli Piceno, Perugia, Roma, Pescara, Teramo, Napoli, Bari, Messina e Cagliari. Se l’esperimento avrà successo, sarà poi esteso a tutto il Paese. Se siete ancora scettici vi spieghiamo come funzionerà il procedimento. I conducenti fermati dalle pattuglie, saranno sottoposti dai medici al prelievo della saliva per un controllo preliminare. In caso di riscontro di sostanze cosiddette “precursori”, si effettuerà un secondo prelievo che sarà poi analizzato dai laboratori di tossicologia forense della Polizia di Stato. La Fondazione Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) per la sicurezza stradale ha fornito 1.800 kit per il controllo dei precursori. Un’ottima iniziativa che cerca di limitare i danni agli stessi conducenti o a terze persone, sempre più colpite, anche mortalmente, da veicoli guidati da persone non perfettamente lucide.

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