Appena ufficializzata l’acquisizione di Emi Music da parte di Vivendi-Universal, subito, un intoppo. Impala, l’associazione che unisce a sè le più importanti etichette indipendenti a livello internazionale, ha infatti sollecitato le Autorità antitrust a bloccare questo accordo. «Anche se Universal proponesse di incrementare i 500 milioni di euro di disinvestimenti che si prepara a effettuare, l’accordo non dovrebbe essere accettato», viene comunicato da Impala attraverso una nota, che ricorda anche che l’ultima volta che la Commissione Europea indagò su Universal (quando c’era in ballo dell’acquisizione delle edizioni Bmg) impose alla major di liquidare una parte di attività patrimoniali per «tornare a dimensioni accettabili». Impala ha chiesto alla Commissione Europea di investigare oggi sui legami tra Universal e Live Nation. E contro l’acquisizione di Emi da parte Universal e, per le edizioni, della cordata capitanata da Sony, si oppone anche PMI – Produttori Musicali Indipendenti. L’associazione italiana (che rappresenta etichette come Sugar, Edel Italia, Carosello) presieduta da Dori Ghezzi e che ha criticato aspramente queste fusioni definendole contro ogni logica di competizione.
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