La spiritualità secondo Nomachi

Prima antologica del fotografo giapponese in Occidente. L'appuntamento è a Roma fino al 4 maggio

Oltre 200 scatti, organizzati in un percorso espositivo articolato in sette sezioni. Sono i numeri della più grande mostra antologica del fotografo giapponese Kazuyoshi Nomachi la prima assoluta in Occidente, che a Roma (La Pelanda, fino al 4 maggio 2014) ricostruirà il viaggio di una vita attraverso la sacralità dell’esistenza quotidiana. Per oltre 40 anni, intorno al tema “della preghiera e della ricerca del sacro”, Nomachi ha rivolto la sua attenzione alle culture tradizionali espressione di popoli che abitano nelle terre più aspre (dal Sahara al Gange, dal Tibet alle Ande) cogliendo la spiritualità che permea quei paesaggi, dove le figure umane assumono una dignità assoluta e si fondono con il contesto in composizioni quasi pittoriche, dominate da una luce abbagliante, reale e trascendentale al tempo stesso.

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Nomachi. Le vie del sacro Fino al 4 maggio 2014 Roma, La Pelanda – Centro di produzione Culturale

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