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La cultura vale 16 miliardi di euro

L’industria culturale in Italia detiene un peso economico importante. Il fatturato delle 17 mila imprese che fanno parte delle associazioni federate in Confindustria Cultura Italia è di 16 miliardi di euro…

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L’industria culturale in Italia detiene un peso economico importante. Il fatturato delle 17 mila imprese che fanno parte delle associazioni federate in Confindustria Cultura Italia è di 16 miliardi di euro. E sono circa 300 mila le persone che lavorano nel comparto.Questa è la “fotografia” di un settore industriale vitale che si trova davanti alle nuove sfide dell’innovazione tecnologica, nella descrizione del presidente di Confindustria Cultura Italia Paolo Ferrari, presidente Anica, in occasione del convegno organizzato a Milano lo scorso 9 giugno. Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha sottolineato nel suo messaggio di saluto che «l’Italia ha un patrimonio artistico e culturale unico al mondo e delle eccellenze nel cinema, nell’arte, nel design e in molti altri settori che fanno scuola. È fondamentale non disperdere questo patrimonio, averne cura e rispetto, ma anche sfruttarne le potenzialità enormi, specie in un momento difficile come questo nel quale dobbiamo aggrapparci ai nostri punti di forza». Enzo Mazza, presidente di Fimi, ha messo l’accento sulla fondamentale sfida della tecnologia e, in particolare, ha ricordato la Digital Agenda del Parlamento Europeo. «L’obiettivo è garantire la partecipazione di tutte le fasce sociali alla società digitale» ha detto Mazza. «Sono sette le aree operative della Digital Agenda e tra di esse è fondamentale l’adozione di tecnologie digitali sempre più veloci. Paesi come Italia e Spagna sono attualmente in una posizione di svantaggio nella diffusione della banda larga ma sarà proprio in questi Paesi che lo sviluppo subirà

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Paolo Ferrari