La breve vita di Jeff Buckley in un film

In arrivo una biopic su un grande artista

Un film su Jeff Buckley. Finalmente, viene da dire. Una pellicola che fotografi la vita e la carriera, entrambe purtroppo brevissime, di un artista che aveva tutte le potenzialità per diventare un grandissimo della musica. Finalmente! Dopo un continuo accavallarsi di voci sul progetto, sembra che ora il biopic − che sarà diretto da Jake Scott (regista affermato di videoclip musicali, suoi alcuni video di R.e.m., Radiohead e Smashing Pumpkins) e supervisionato da Mary Guibert, madre di Jeff − possa iniziare il suo percorso. Ancora riserbo sul nome del protagonista, si sa solo che la pellicola ripercorrerà anche l’infanzia dell’artista e i suoi primi passi artistici. Figlio di cotanto padre, il grande cantautore Tim (morto per overdose a soli 28 anni) Jeff, in definitiva, ci ha regalato “solo” un album e una serie di produzioni “collaterali” e postume. Ma quel disco, Grace, probabilmente la cosa più bella che il rock abbia prodotto negli anni ‘90, rimane ancora oggi un manifesto artistico di enorme valore, “immerso” perfettamente nell’attualità di allora (il produttore era Andy Wallace, che aveva già lavorato con i Nirvana di Nevermind) ma in grado di isolarsi, non essere prodotto di moda, ma splendidamente “out of time”. Ce lo raccontano le varie So Real, Last Good Bye, Mojo Pin, Lover, You Should’ve Come Over, la title track e soprattutto la cover di Hallelujah di Leonard Cohen. Una voce pazzesca, in perfetta simbiosi con la sua chitarra e con le ruvide sonorità di un manipolo di ottimi musicisti. Questa la ricetta di Grace. Un disco, un solo disco, che però la lasciato una traccia indelebile, diventando addirittura modello per altri musicisti a venire. Attorno a Grace, ci sono diverse pubblicazioni, tra cui mini album (l’ottimo Live at Sin-é, con una cover di The Way Young Lovers Do di Van Morrison, oltre ai postumi Mystery White Boy, e Sketches for My Sweetheart the Drunk) ma il consiglio è, per chi non l’avesse mai ascoltato, di acquistarsi una copia di questo album. Uno degli ultimi grandi dischi del rock moderno.

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