Urbi, tutti i servizi di car sharing in un’unica app

L’applicazione tutta italiana punta alla sharing mobility a misura di utente

Tutti i servizi di car sharing in un’unica applicazione: a questo serve Urbi, ideata dagli italiani Emiliano Saurin e Serena Schimd, che promette di semplificare la vita dei guidatori in città sfruttando al massimo il princio della sharing mobility.

COME FUNZIONA. Urbi è un servizio gratuito che raccoglie l’eredità di Bat Sharing, l’app nata tre anni fa in seno a una start up grazie a dei finanziamenti della comunità europea. L’idea di base è rendere la vita degli utenti del car sharing ancora più semplice: i vari servizi attivi in città verranno convogliate nell’applicazione, che raccoglierà tutti i servizi di sharing – compresi quelli di moto e bici – e permetterà all’utente di trovare e prenotare un mezzo di qualsiasi compagnia utilizzando una sola piattaforma. Oltre che per l’utente, il servizio reso dall’app è gratuito anche per i vari servizi di car sharing; Urbi, infatti, non chiede percentuali sulle tariffe, e non entra nella transazione finanziaria; l’app, inoltre, fornisce anche un efficace navigatore grazie all’opzione della geolocalizzazione.

IDEA VINCENTE. Per ora Urbi copre, in Italia, le città di Milano, Roma e Torino, oltre alle europee Berlino, Amburgo e Vienna. Bat Sharing si è evoluta fino a diventare un affare che promette un futuro importante, tanto da aver attirato l’attenzione di lastminute.com, che è pronta ad acquistarne presto il 51% delle quote, promettendo nei prossimi tempi di arrivare al 100% se Urbi si manterrà all’altezza delle aspettative. Per ora gli obiettivi da raggiungere appaiono sempre più vicini: Urbi vanta già oltre 90 mila download e 20 mila utenti attivi al mese, principalmente milanesi.

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