La responsabilità? È sempre di qualcun altro

alluvione in Emilia RomagnaPhoto by Antonio Masiello/Getty Images

Se il Covid ha fatto emergere che non il nostro Paese non si era colpevolmente dotato di un piano anti-pandemico, se i medici di base sono troppo pochi, in età avanzata, e non strutturati adeguatamente, la colpa è sempre di qualcun altro, mai di chi quel piano avrebbe dovuto realizzarlo, di chi doveva valutare le ricadute del numero chiuso nelle facoltà di medicina, di chi avrebbe dovuto vigilare sull’organizzazione degli studi medici e la formazione del personale addetto… Le conseguenze di questo scaricabarile sono evidenti: il malessere in cui versa il servizio sanitario e dei malati che devono avervi accesso è sotto gli occhi di tutti, e tutti noi ne paghiamo il prezzo.

Il problema è che quello della sanità non è un caso isolato. Perché se nel nostro Paese si verificano allagamenti così devastanti come in Emilia Romagna, nessuno si assume la responsabilità di non aver realizzato le vasche di espansione in quei territori. Vogliamo parlare dell’edilizia scolastica fatiscente e di un sistema didattico che procede sistematicamente al risparmio sulla pelle di bambini e ragazzi? Vogliamo dire di certi politici locali che continuano a elevare l’asticella dei propri privilegi e compensi mentre i territori da loro amministrati languono? O di certe vicende, come si evince dagli ultimi sviluppi del crollo del ponte Morandi, in cui si è scoperto che all’interno della società di gestione in molti erano a conoscenza della fragilità della struttura, ma tutti si sono voltati dall’altra parte. Come dire? Non era cosa loro.

C’è sempre qualcuno pronto ad addossare sulle spalle di chi l’ha preceduto la colpa delle cose che non vanno, dimenticandosi di assumersi la propria. Perché è anche vero che se non si ha il coraggio di denunciare mancanze e irregolarità si diventa di fatto e di diritto complici di chi quelle irregolarità le ha compiute. E chi segue – sia esso amministratore pubblico, politico, direttore sanitario o manager – prima di assumere qualsiasi incarico deve prima conoscere a menadito quali sono le lacune di chi ha operato prima di lui, in modo da colmarle prima possibile. Altrimenti, i problemi reali della gente, del Paese o di un’impresa finiranno nascosti sotto al tappeto, pronti a venire con violenza alla luce alla prima alluvione.

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