Niente stipendio fisso, pagatemi per quanto valgo

In Italia più di sei lavoratori su dieci preferirebbero una paga variabile legata alle performance. Un’idea condivisa anche a livello mondiale

Busta paga? Meglio se variabile e legata alle proprie performance sul posto di lavoro. È l’opinione della maggior parte dei 120 mila lavoratori di 31 Paesi nel mondo che hanno risposto all’indagine internazionale di Kelly Services dedicata ai fattori che impattano sul mondo del lavoro attuale. Secondo la survey a livello mondiale il 44% dei lavoratori preferirebbe una retribuzione legata al raggiungimento di obiettivi; una percentuale che sale al 64% se si considera solo l’Italia. Tuttavia a livello globale, meno della metà percepisce una retribuzione di questo tipo.

La cultura del “pagare di più chi rende di più” è più diffusa nell’area dell’Asia e del Pacifico, in particolare in economie emergenti come Indonesia, Cina, Thailandia (75%), Malesia (72%), Russia (70%) e India (67%). Il tasso scende al di sotto del 30%, invece, nel Regno Unito, Australia, Irlanda, Svezia e Danimarca. Nell’area Emea, tra coloro che non percepiscono bonus e incentivi, il 41% sostiene che migliorerebbe la produttività se il guadagno fosse legato ai risultati ottenuti. Il 32%, invece, è convinto di percepire una retribuzione adeguata per il ruolo ricoperto.

IL MERCATO ITALIANO. Per quanto riguarda l’Italia, solo il 35% degli intervistati dichiara di percepire una retribuzione che comprende una parte variabile, legata alla performance o al raggiungimento di determinati obiettivi, con una netta preponderanza tra i profili legati all’area Sales (74%), seguiti a distanza da quelli che operano in ambito Finance ed Engineering (39% per entrambe le categorie). Solo il 20% degli intervistati del nostro Paese ritiene di percepire una retribuzione commisurata alla propria performance e il 55% degli altri si dice convinto che lavorerebbe meglio e con maggiore produttività se potesse avere una retribuzione di questo tipo. Per quanto sia ancora alta la percentuale di quanti si dichiarano disponibili ad effettuare straordinari sul lavoro (29%), sono più del doppio quelli che preferirebbero essere retribuiti in base ai risultati raggiunti (64%).

© Riproduzione riservata