Stringere saldamente la mano all’intervistatore, guardarlo in modo deciso negli occhi e sedersi in maniera composta: tre mosse che possono fare la differenza tra un “le faremo sapere” e la firma di un contratto. Nel colloquio di lavoro, infatti, il giusto linguaggio del corpo fa guadagnare punti durante l’incontro con un potenziale datore di lavoro. Più del 70% dei responsabili delle risorse umane, infatti, ammette di essere favorevolmente colpito dai candidati che mostrano di essere a proprio agio e sicuri di sé durante un colloquio, mentre soltanto il 28% non terrebbe conto di questo aspetto. Ma cosa colpisce in particolare i selezionatori? Il 94% dei circa 100 direttori del personale italiani intervistati dalla società di ricerca Robert Half valuta positivamente i candidati che mantengono il contatto visivo con la controparte, poiché determina attenzione e concentrazione, mentre l’80% presta attenzione alla postura dell’intervistato, in particolare, se siede compostamente ed evita di muoversi continuamente bruscamente.“Avere un curriculum completo e qualificato, un abbigliamento sobrio ed essere preparati può non essere sufficiente per ottenere un posto di lavoro, soprattutto in caso di numerose candidature, mentre è bene mostrarsi rilassati e a proprio agio – spiega Carlo Caporale, associate director di Robert Half. “Infatti, gesticolare eccessivamente, abbassare lo sguardo, toccarsi il viso o i capelli o sedersi in modo scomposto può evidenziare ansia e insicurezza e convincere il datore di lavoro di non essere in grado di affrontare situazioni lavorative stressanti”. Ma come mostrarsi a proprio agio durante un colloquio? Robert Half offre alcuni consigli per non sbagliare, primo fra tutti: comportarsi in modo naturale.
1 – Attenzione ai saluti. Il selezionatore presterà attenzione anche alla stretta di mano, è consigliabile che sia vigorosa e che la mano non sia sudata, inoltre, meglio attendere che sia l’interlocutore a porgere il braccio per primo.2 – Linguaggio del corpo positivo. E’ bene muoversi lentamente, senza movimenti bruschi ed evitare di gesticolare troppo, segnale di ansia e agitazione, o di incrociare le braccia, segnale di chiusura e disagio. Inoltre, mai annuire eccessivamente, dando segno di impazienza di voler aggiungere qualcosa.3 – Occhi attenti, sorriso amichevole. Mantenere il contatto visivo con l’interlocutore, indice di attenzione e concentrazione su ciò che si dice e si ascolta e mostrare un sorriso naturale, non tirato.
A cosa presta attenzione, durante un colloquio di lavoro?
Il candidato mantiene un contatto visivo | 94% |
Il linguaggio del corpo del candidato quando parla | 94% |
Il linguaggio del corpo del candidato quando ascolta | 91% |
Come il candidato saluta (stretta di mano) | 82% |
La postura del candidato | 80% |
Se il candidato attende che gli sia chiesto di sedersi | 59% |
Fonte: rilevazione Robert Half su un campione di 100 Direttori Risorse umane italiani. Possibili più risposte
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