Manager sotto pressione: il 47% teme di perdere il lavoro

Quasi un dirigente su due in Italia si prepara a un possibile cambio forzato. A pesare sono soprattutto le ristrutturazioni aziendali e l’instabilità economica

Manager sotto pressione: il 47% teme di perdere il lavoro© Shutterstock

Manager italiani sotto pressione come non mai. Secondo la seconda edizione del Global Talent Barometer di Manpower Group, ben il 47% dei Senior Manager ed executive nel nostro Paese si sta preparando concretamente alla possibilità di perdere il lavoro entro i prossimi sei mesi. Un dato che spicca nettamente rispetto alla media generale, ferma al 30%.

A incidere su questa prospettiva di instabilità non è solo la percezione individuale, ma una combinazione di fattori esterni ben precisi. Secondo l’analisi di Manpower, le principali cause individuate sono le ristrutturazioni aziendali in atto e il contesto economico incerto, che rendono particolarmente fragile la posizione di chi occupa ruoli apicali. Anche chi siede ai vertici, dunque, non è immune da timori e insicurezze legati alla possibilità concreta di dover affrontare un cambiamento lavorativo non volontario.

Nonostante questo clima di incertezza, il barometro restituisce un segnale positivo: il 59% dei dipendenti riconosce nei propri manager figure capaci di sostenere le loro esigenze. Un dato che lascia intendere come la fiducia nella leadership, almeno dal basso, rimanga complessivamente solida. Ma potrebbe non bastare.

Il rischio di perdere il lavoro, infatti, ha un impatto significativo anche sulla qualità della leadership stessa. Dirigenti e manager che operano sotto pressione possono avere meno margini per prendere decisioni strategiche o per dedicarsi allo sviluppo dei team.

Inoltre, se la fascia manageriale è esposta a un turnover forzato, ne risente anche la capacità delle aziende di garantire continuità, coesione e visione di lungo periodo. In questo contesto, emerge chiaramente quanto sia importante per le organizzazioni non solo trattenere i talenti operativi, ma anche sostenere i propri manager. Secondo il Global Talent Barometer, offrire strumenti di supporto, percorsi di sviluppo chiari e maggiore trasparenza sulle prospettive aziendali può contribuire a ridurre il senso di precarietà che, oggi, colpisce anche i livelli più alti.

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