Lavoro, a maggio retribuzioni in crescita dell’1,3%

Vicino ai minimi storici l’aumento medio della paga oraria dei dipendenti. Il 61,5% è in attesa di rinnovo del contratto. Le ultime rilevazioni Istat

Lontano dai livelli dell’inflazione, pari allo 0,5%, l’aumento del salario medio dei dipendenti italiani è comunque vicino ai minimi storici. Secondo le ultime rilevazioni del’Istat nel mese di maggio 2014 l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,3% nei confronti di maggio 2013. Complessivamente, nei primi cinque mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta del’’1,4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

Con riferimento ai principali macrosettori, a maggio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,6% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.

I settori che a maggio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%); gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%) ed estrazione minerali (2,9%). Si registrano variazioni nulle nel settore edile e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.

Non solo, alla fine di maggio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 61,5% nel totale dell’economia e del 50,2% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 29,3 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 15,5 mesi per quelli del settore privato.

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