Lavorare in Expo, 8 su 10 rifiutano: tutta la verità

I turni sarebbero insopportabili nonostante il compenso di almeno 1.300 euro netti al mese. A ritirarsi sono soprattutto gli under 29

L’Italia è il paese dei paradossi. Stando a quanto riportato le agenzie incaricate di reperire le risorse umane per i padiglioni di Expo, èstato più facile trovare dei volontari che non dei giovani lavoratori da arruolare nell’Esposizione Universale di Milano. In migliaia, infatti, si sarebbero presentati per passare due settimane, nelle aree accoglienza dell’Expo. Di contro, ben il 46% degli aspiranti lavoratori si sarebbe defilato al momento della firma nel primo turno di selezione.

Se si considera anche la seconda tornata, la percentuale sale all’80% E dire che la proposta economica non era niente male: il contratto di apprendistato prevedeva un compenso di 1.300 euro netti al mese, se non addirittura di 1.500 euro, comprensivo di festivi e notturni. Certo, i turni non erano molto comodi, potevano comprendere anche i fine settimana e l’ingaggio (di sei mesi) cadeva anche nel periodo estivo. Tuttavia, in tempi di crisi economica, l’Expo rappresentava pur sempre una ghiotta occasione di lavoro, in grado anche di fare curriculum. Invece niente: otto candidati su dieci hanno dato forfait all’ultimo e la maggior parte sono under 29.

Expo Milano 2015, diamo i numeri!

«Il dato ha stupito anche me», commenta il commissario unico Giuseppe Sala. «Ma forse molti di questi giovani hanno avuto nel frattempo altre offerte e comunque mi rendo conto che il lavoro temporaneo non dia le garanzie che invece vengono cercate». Nel frattempo, c’è chi punta il dito contro gli ingaggi di volontari: per il gruppo No Expo si tratterebbe di lavoro mascherato. I curricula vitae inviati sono stati oltre 16 mila, a fronte di 9 mila posti disponibili. «La presenza di questi volontari, esattamente come li abbiamo visti alle Olimpiadi e alle altre grandi manifestazioni, è stata definita e inquadrata d’accordo con i sindacati», precisa Sala. «Avranno un impegno di non più di 5 ore al giorno e per non più di due settimane e non avranno ruoli operativi».

PRECISAZIONI. La società Expo 2015 ha rilasciato un comunicato stampa in cui fa un po’ di chiarezza:

«La Società Expo 2015 S.p.A., a chiarimento delle notizie apparse in questi ultimi giorni sul tema del lavoro giovanile, precisa che le assunzioni (ormai completate) di giovani con incarichi temporanei sono: 406 Apprendisti, con un’età media di 26 anni e con una retribuzione netta mensile pari a circa 1.300 euro; 247 Team Leader, con un’età media di 36 anni e con una retribuzione netta mensile di circa 1.700 euro; 82 Stagisti con un rimborso mensile, come da accordo sindacale, di 500 euro».

Non si è fatta attendere nemmeno la replica di Manpower, finita nella bufera per ritardi e disguidi nelle convocazioni all’Huffington Post:

«Abbiamo coperto circa mille posizioni. Tra queste, per le figure di Operatori Grandi Eventi e Area Team Leader, le uniche per le quali è previsto uno stipendio da 1300 euro in su, abbiamo registrato non l’80%, bensì il 46% di rinunce, molte delle quali ci sono pervenute all’ultimo istante».

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