Inps: congedo per madre intenzionale in una coppia di donne

Inps: congedo per madre intenzionale in una coppia di donne© Shutterstock

L’Inps fa sapere che i dieci giorni di congedo dal lavoro per una madre intenzionale in una coppia di donne dopo la nascita di un figlio sono un diritto. La decisione è figlia di una sentenza della Corte Costituzionale secondo cui è possibile “identificare nelle coppie omogenitoriali femminili una figura equiparabile a quella paterna”.

In sostanza, anche chi non ha partorito ma ricopre a tutti gli effetti – pratici e affettivi – il ruolo genitoriale può assentarsi dal lavoro e, comunque, percepire l’importo dello stipendio per intero. Questo tempo si raddoppia, e quindi si estende a venti giorni, nel caso di una nascita plurima.

La decisione “produce effetti diretti” nell’ordinamento giuridico italiano già dallo scorso 24 luglio, giorno della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Adesso, anche per le lavoratrici, vale quanto previsto per i padri dipendenti. È quindi necessario che, perché il congedo spetti, la figura di madre intenzionale risulti dall’iscrizione nei registri dello stato civile oppure “a seguito di provvedimento giudiziale di adozione o di affidamento/collocamento”.

Come presentare la domanda di congedo

La richiesta, poi, per ottenere i dieci giorni previsti va fatta “al proprio datore di lavoro, il quale provvede all’anticipazione dell’indennità per conto dell’Istituto”. Questo vale anche per le dipendenti pubbliche. La domanda telematica, invece, deve essere presentata direttamente all’Inps, ma “solo da parte delle lavoratrici dipendenti per le quali non sia prevista l’anticipazione dell’indennità da parte del datore di lavoro”. Quest’ultima opzione vale anche se si è lavoratrici agricole, stagionali, addette ai servizi domestici e familiari, disoccupate e sospese dal lavoro che non usufruiscono del trattamento di cassa integrazione e lavoratrici dello spettacolo.

La domanda di congedo obbligatorio va fatta almeno cinque giorni prima rispetto al momento in cui si intende fare iniziare i dieci giorni di stop dal lavoro per prendersi cura del proprio figlio. È un periodo che deve essere compreso fra i due mesi prima della data presunta del parto e i cinque mesi dopo il la nascita del bambino. Il congedo può essere anche frazionato e i giorni possono essere presi non tutti insieme o suddivisi per ore. In questo modo, si può scegliere come sfruttare il proprio tempo, in base alle esigenze della famiglia.

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