Ceo: la priorità è il benessere dei dipendenti

Uno studio di Ibm Institute for Business Value mette in luce i focus degli a.d. di tutto il mondo per guidare lo sviluppo nel post-pandemia

La priorità per i prossimi anni? Per i Ceo sarà la gestione del capitale umano. E lo è già stata nel corso del 2020. È quanto emerge da uno studio di Ibm Institute for Business Value che ha coinvolto 3mila amministratori delegati in quasi 50 Paesi. La maggior parte di loro ha, infatti, riferito che che l’obiettivo principale del 2020 è stato quello di potenziare la forza lavoro remota. Una delle principali sfide dei prossimi anni sarà quella di gestire una forza lavoro distribuita: lo pensa il 50% dei Ceo di successo, contro il 25% di quelli che hanno ottenuto performance inferiori rispetto ai loro pari negli ultimi tre anni.Inoltre, il 77% degli amministratori delegati più performanti a livello mondiale e il 54% dei Ceo italiani riferiscono che daranno la priorità al benessere dei dipendenti anche se ciò può influire sulla profittabilità a breve termine dell’azienda, rispetto al 39% di quelli meno performanti, il che riflette la particolare attenzione che i top manager di successo hanno nei confronti delle proprie risorse.

Soluzioni tecnologiche scalabili e flessibili

Lo studio ha anche rivelato che la maggioranza dei Ceo intervistati crede nel potenziale offerto dalla tecnologia, quale fattore chiave in grado di influire positivamente sul business negli anni a venire, soprattutto dopo un 2020 particolarmente complesso. Cloud, AI e IoT sono considerati da tutti le tecnologie capaci di avvantaggiare le proprie organizzazioni. Anche i Ceo italiani mostrano apprezzamento verso queste tecnologie: IoT 79%, Cloud 73%, AI 48%. Tuttavia, più del doppio dei Ceo più performanti sono convinti che la sfida principale attualmente sia costituita dalle fondamenta tecnologiche alla base del business.

Crescente importanza delle partnership

Secondo lo studio, inoltre, gli a.d. di maggior successo ripongono grande fiducia nelle partnership: il 63% di essi ritiene che la collaborazione in ottica di ecosistema possa influire positivamente sulle performance aziendali, contro la metà dei Ceo meno performanti. Poter contare su una rete di partner, inoltre, permette a ciascuna organizzazione di esprimere al meglio le proprie competenze e capacità, favorisce il confronto e dà impulso all’innovazione. Lo Studio IBV include anche alcuni consigli su come in questo momento si possa cogliere l’opportunità di focalizzarsi su ciò che può essere essenziale per il successo: scegliere piattaforme tecnologiche flessibili e scalabili come l’open hybrid cloud, investire nel benessere delle risorse, stringere partnership e adottare un approccio di open innovation.

© Riproduzione riservata