Tutti vogliono essere agili, ma poi sognano Bankitalia

Sono 85 mila le domande di assunzione per 30 posti da vice assistente, ne sono stati ammessi alla prova scritta appena 8 mila: tanta voglia di posto fisso

Gli italiani sognano la vita da freelance, raccontava un sondaggio di Hays non molto tempo fa. Indipendenza, libertà di inseguire i propri sogni, agilità: così gli intervistati motivavano la loro scelta. Probabilmente, però, qualcuno mentiva. Perché nell’Italia che corre verso la modernizzazione del mercato del lavoro, poi in 85 mila fanno domanda per 30 posti da vice-assistente di Banca d’Italia.

BANCA D’ITALIA, 85 MILA CANDIDATURE PER 30 POSTI

Una conferma eclatante di come il posto fisso continui a fare gola: facendo una divisione veloce, ci sono 30 mila candidati per ciascun posto. Palazzo Koch ha così avviato una prima scrematura per titoli, come già segnalato nel bando scaduto il 29 maggio. Via Nazionale ha comunicato che sono stati ammessi alla prova scritta 8.140 candidati, quelli in possesso di un punteggio pari a 11,40″, ovvero lo score più alto. Potranno giocarsi il posto solo i 300 – per ciascuna scrivania – in possesso di una laurea magistrale (o vecchio ordinamento) e una maturità ottenuta con il voto massimo. Di quelli che potranno cimentarsi con il test a risposta multipla, resteranno in 300. Per entrare nella graduatoria bisognerà poi passare una seconda prova, un colloquio.

Anche perché Bankitalia è tra le aziende che offrono gli stipendi migliori in Italia: per il primo gradino della gerarchia, appunto quello da vice-assistente, si parte da 28.300 euro lordi annui più indennità e premi.

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