Alitalia: «Riassumiamo 310 dipendenti»

Non si tratta di nuovi inserimenti, ma del ritorno di una parte dei lavoratori in mobilità e della conferma a tempo indeterminato di una quota di precari. Renzi, Montezemolo e Hogan presentano il nuovo marchio con Etihad

Buone notizie da Alitalia, e non ne arrivavano da un po’. La ex compagnia di bandiera, nel giorno della presentazione della nuova livrea dei velivoli e del brand con Etihad, alla presenza del premier Matteo Renzi, ha infatti comunicato la prossima riassunzione di 310 dipendenti, di cui circa 200 recuperati dalla mobilità, e il restante dal bacino dei tempi determinati. Un modo per restituire qualcosa a seguito dei molti sacrifici fatti dal personale, sacrifici che comunque sono ben lontani dall’essere esauriti.

LE RIASSUNZIONI NEL DETTAGLIO. Come contropartita per le riassunzioni, infatti, sono previsti strumenti di maggior flessibilità per l’ottenimento di una maggiore efficienza. Degli ingressi, 170 provengono dal settore ground, e si dividono in 115 stabilizzazioni da tempo determinato e 55 assunzioni dalla mobilità. Le restanti 140 assunzioni, invece, provengono dal settore manutenzione, e sono tutte di ex dipendenti della mobilità di Alitalia – Cai. Questi verranno in un primo tempo assunti a tempo determinato, per passare entro dicembre a tempo indeterminato.

SINDACATI SODDISFATTI. La Fit-Cisl ha annunciato l’accordo dopo che si è concluso, in tarda notte, l’incontro tra azienda e sindacati, in un tavolo che comprendeva anche Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo. Emiliano Fiorentino, coordinatore nazionale della Fit-Cisl per il trasporto aereo, ha dichiarato che «Questo è il primo passo importante fatto dalla nuova Alitalia in termini di occupazione, il primo segno tangibile verso la ripartenza di un’azienda che in tanti ci aspettavamo e speravamo. Il percorso che abbiamo davanti è ancora lungo» – ha poi aggiunto – «ma possiamo iniziare a guardare il brutto momento passato alla fine dello scorso anno con altri occhi. Ora ci aspettiamo che le altre aziende che hanno preso un impegno in termini di occupazione davanti al governo onorino quanto sottoscritto».

TORNANO GLI UTILI. Buone notizie anche dal punto di vista degli utili, almeno a leggere le dichiarazioni del CEO di Etihad, James Hoga, che prevede di tornare al segno + già nel 2017. Nel corso della presentazione del nuovo brand Alitalia ed Etihad, comprensivo di nuove livree per gli aeroplani, Hogan ha ricordato che la sua «partnership è fondamentale», mentre Luca Cordero di Montezemolo ha voluto aggiungere che «Alitalia ha vissuto momenti difficili, drammatici, ma ha tutte le condizioni per guardare al futuro con ottimismo. Etihad rappresenta un partner perfetto, l’obiettivo è fare un grande sforzo per portare l’Italia nel mondo e il mondo in Italia». LE PAROLE DI RENZI. Anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha presenziato alla cerimonia, rilasciando come da copione alcune dichiarazioni metaforiche. «Vorrei chiedervi di allacciarvi le cinture perché stiamo decollando davvero. Stiamo rimettendo il paese a correre come deve correre perché il paese deve farlo. Il decollo di Alitalia è il decollo dell’Italia e viceversa». A Fiumicino, Renzi ha parlato dell’odierna esistenza di «due Italie: quella del rimpianto e quella che vede i problemi, prova a risolverli e guarda al futuro. Se c’è una storia in cui l’Italia ha dato il meglio e il peggio di sé è proprio Alitalia. Negli anni ’70 era la compagnia numero uno al mondo. Oggi per la prima volta c’è un progetto che non guarda alla compagnia in maniera episodica e strumentale».

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