Gli strumenti AI per chi investe in autonomia: dalle app agli assistenti virtuali

Gli strumenti AI per chi investe in autonomia: dalle app agli assistenti virtuali© Shutterstock

L’intelligenza artificiale fa parte della vita di tutti i giorni, conoscere gli strumenti AI e metterli a disposizione di chi investe rappresenta una marcia in più per muoversi in autonomia, ottimizzare i risultati e ridurre il margine di errore.

Nel 2025, le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il mondo della finanza, offrendo strumenti avanzati per gli investitori che non vogliono avvalersi degli intermediari classici. Si spazia dalle app intuitive agli assistenti virtuali: l’intelligenza artificiale consente di analizzare dati complessi, identificare opportunità di mercato e gestire portafogli con maggiore efficienza. Perché non cogliere questa opportunità? Ma vediamo come farlo nel migliore dei modi.

L’investitore autonomo: come è cambiato il mondo finanziario oggi

L’accesso a strumenti finanziari avanzati non è più riservato ai professionisti. Grazie agli strumenti AI per chi investe in autonomia si assiste a una maggiore democrazia, permettendo anche ai neofiti di prendere decisioni informate. Tuttavia, è fondamentale comprendere le funzionalità e i limiti di questi strumenti per utilizzarli efficacemente.

L’intelligenza artificiale offre tante opportunità, ma presenta anche dei limiti. Saper riconoscere che si è di fronte a delle macchine che possono fallire e che vanno monitorate è fondamentale per ottenere il miglior risultato, con il minimo sforzo e senza farsi travolgere dai bias dell’AI. Si tratta di risultati distorti, e quindi errati, che alterano l’efficienza generale dello strumento tecnologico.

Le migliori piattaforme AI per l’analisi di mercato

Fra gli strumenti AI per chi investe in autonomia ci sono le piattaforme che offrono analisi approfondite dei mercati finanziari. È il primo passo per scegliere in maniera consapevole e con il supporto di un esperto del settore, per quanto ‘meccanico’ sia. Fra le più affidabili ci sono:

  • AlphaSense: utilizza il Natural Language Processing per analizzarei  report finanziari, le trascrizioni e le notizie, fornendo insights in tempo reale;
  • Kavout: il suo “Kai Score” classifica le azioni basandosi su algoritmi proprio dell’AI predittiva, facilitando la selezione di titoli promettenti e riducendo il rischio di fallimento;
  • Sentieo: combina l’intelligenza artificiale e la ricerca finanziaria per offrire un’esperienza di analisi completa, integrando dati fondamentali e sentiment analysis.

Sono tutte soluzioni per avere una guida e muoversi consapevolmente nel mondo complesso della finanza, anche senza avere le competenze pregresse necessarie fino a qualche tempo fa.

Assistenti virtuali e chatbot finanziari: una marcia in più

Gli assistenti virtuali e i chatbot, che si interfacciano un po’ come fa ChatGpt, semplificano la gestione finanziaria quotidiana. Lo fanno con un linguaggio naturale e comprensibile a tutti. È come avere un consulente in carne e ossa sempre a disposizione, ma utilizzando i dati che l’AI riesce ad analizzare con una velocità e una precisione che l’uomo non potrebbe mai avere. Fra le opzioni più attendibili ci sono:

  • Magnifi, che permette di porre domande in linguaggio naturale, ricevendo risposte personalizzate su fondi e strategie di investimento in modo chiaro e trasparente;
  • Albert analizza le abitudini di spesa e offre consigli sul risparmio e gli investimenti, con accesso a esperti finanziari tramite chat;
  • Cleo è un chatbot che aiuta a monitorare le spese, impostare gli obiettivi di risparmio e migliorare la salute finanziaria in modo interattivo.

Rappresentano strumenti che in maniera semplice e intuitiva possono assistere nella fase complessa di scegliere quali passi compiere per finalizzare il miglior investimento possibile.

Robo-advisor e gestione automatizzata del portafoglio

I robo-advisor sono strumenti AI per chi investe in autonomia che utilizzano l’intelligenza artificiale per automatizzare la gestione del portafoglio. Sono loro a fare tutte scelte del caso, ma è sempre opportuno che ci sia la supervisione dell’uomo che controlli l’operato della macchina. L’AI, infatti, vale sempre la pena ricordarlo, non è scevra da possibili errori e affidarsi ciecamente potrebbe rivelarsi una mossa azzardata. Fra le opzioni più consigliate ci sono:

  • Betterment, che offre una gestione patrimoniale automatizzata, con il ribilanciamento del portafoglio e l’ottimizzazione fiscale;
  • Wealthfront fornisce piani di investimento personalizzati basati sul profilo di rischio dell’utente, con funzionalità avanzate come il tax-loss harvesting.

Con l’espressione tax-loss harvesting – che tradotto in italiano vuol dire “compensazione delle minusvalenze” – si intende la strategia fiscale usata per ridurre le tasse sui guadagni di capitale. Consiste nel vendere investimenti in perdita per compensare i guadagni ottenuti da altri investimenti. In questo modo, l’investitore può ridurre l’importo imponibile e quindi pagare meno tasse.

Gli  strumenti per il trading algoritmico

Per gli investitori più esperti, l’intelligenza artificiale offre piattaforme per il trading algoritmico. Si tratta di una modalità di investimento che utilizza software e algoritmi matematici per eseguire operazioni finanziarie in modo automatico e veloce, senza intervento umano diretto. Gli algoritmi seguono regole predefinite basate su prezzo, volume,tempistiche, indicatori tecnici ed eventi di mercato. Una volta programmato, l’algoritmo può comprare o vendere titoli in tempo reale secondo quelle regole, anche in millisecondi.

Tra i vantaggi c’è la velocità d’esecuzione, l’eliminazione delle emozioni, la possibilità di sfruttare piccole inefficienze di mercato e la gestione simultanea di molti ordini. Tuttavia, gli errori sono possibili e possono verificarsi velocemente, c’è una maggiore volatilità soprattutto nel trading ad alta frequenza e serve una profonda conoscenza tecnica. A tal proposito, viene in soccorso l’intelligenza artificiale con:

  • Trade Ideas, che con il suo assistente AI, Holly, analizza milioni di dati per identificare opportunità di trading in tempo reale;
  • QuantConnect, che permette di sviluppare, testare e implementare strategie di trading algoritmico utilizzando dati storici e in tempo reale.

Adesso il trading algoritmico non è soltanto alla portata di hedge fund, banche d’investimento e trader esperti, ma esistono piattaforme che permettono anche ai piccoli investitori di sfruttarlo.

Sebbene l’AI offra numerosi vantaggi, è importante considerare il problema dell’affidabilità: le decisioni basate su dati errati possono portare a perdite finanziarie. C’è anche una questione legata alla privacy. Visto che molte piattaforme raccolgono dati personali, è essenziale comprendere come vengono utilizzati e protetti. Infine è necessaria la supervisione. L’AI dovrebbe essere uno strumento complementare, non un sostituto del giudizio umano.

L’intelligenza artificiale continuerà a evolversi, offrendo strumenti sempre più sofisticati per gli investitori autonomi. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità degli utenti di integrare queste tecnologie con una comprensione solida dei principi finanziari e una gestione attenta del rischio.

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