Wallapop verso i 100 milioni di fatturato

Fondata dieci anni fa in Spagna, in forte crescita in Italia, la piattaforma di compravendita di prodotti di seconda mano ha segnato un aumento dei ricavi del 265% negli ultimi quattro anni

Wallapop-Fatturato-Rob-CassedyRob Cassedy, Ceo di Wallapop

Tra chi cerca prodotti più economici e chi punta, invece, a promuovere un consumo più sostenibile, continua a crescere il mercato dei prodotti di seconda mano. La conferma arriva dai numeri e dalle previsioni di fatturato appena diffusi da Wallapop, piattaforma di compravendita di prodotti second hand, fondata in Spagna nel 2013 e presente oggi anche in Italia e Portogallo.

La società, da due anni attiva nel nostro Paese, prevede di chiudere il 2023 con un fatturato di quasi 100 milioni di euro. A oggi Wallapop conta circa 17 milioni di utenti, è valutata 711 milioni di euro e lo scorso anno ha chiuso il bilancio con ricavi a 72 milioni, in crescita del 265% rispetto al 2019.

I risultati di Wallapop in Italia

Nell’ultimo anno, gli utenti italiani della piattaforma sono cresciuti dell’82%, con un aumento del 149% del volume delle transazioni e del 77% delle inserzioni. Inoltre, più di 6 milioni di italiani hanno scaricato l’App Wallapop fino ad oggi, con un aumento del numero di visite del 61% rispetto allo scorso anno. Milano, Roma e Napoli sono le città italiane con il maggior numero di accessi all’applicazione.

“Siamo felici di festeggiare il secondo anniversario di Wallapop in Italia, che in questi due anni ha dimostrato di essere un mercato promettente”, ha affermato Rob Cassedy, Ceo di Wallapop . “Grazie al supporto della nostra comunità stiamo lavorando per costruire un catalogo unico nell’Europa meridionale con l’obiettivo di rendere i prodotti di riuso la scelta d’acquisto preferita, favorendo l’economia circolare e un minore impatto ambientale”.

Sostenibilità economica e ambientale

Secondo i dati raccolti da Deloitte, gli utenti di Wallapop hanno dichiarato che nell’81% dei casi un acquisto sulla piattaforma ne ha sostituito uno nuovo, generando un risparmio complessivo superiore a 2,3 miliardi di euro nel 2022, nonché una riduzione di 31 mila tonnellate di rifiuti.

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