Villeroy & Boch compra Ideal Standard: i numeri dell’operazione

Con questa operazione la multinazionale tedesca diventa uno tra i maggiori produttori europei di prodotti per l’ambiente bagno. Il Ceo Frank Göring: “I nostri punti di forza ci rendono ancora più competitivi”

Villeroy-&-Boch-Ideal-Standard

È stato annunciato oggi da Villeroy & Boch un accordo vincolante per l’acquisizione delle società operative del gruppo Ideal Standard, realtà di origini italiane, con sede in Belgio e specializzata in soluzioni per l’ambiente bagno. In una nota si precisa come l’unione con la multinazionale tedesca di ceramica e articoli per la casa rappresenti un’operazione strategica per presenza regionale delle due aziende, strategie di vendita, portfolio prodotti e brand.

Al completamento della transazione – previsto per inizio 2024 – l’azienda integrata diventerà uno dei maggiori produttori europei di prodotti per l’ambiente bagno. Il prezzo di acquisizione è basato su una valutazione di Ideal Standard di circa 600 milioni di euro

Villeroy & Boch: il fatturato raddoppierà a oltre 1,7 miliardi di euro

A seguito della fusione, il fatturato della divisione Villeroy & Boch Bathroom & Wellness raddoppierà a 1,4 miliardi di euro. Includendo il business Dining & Lifestyle, il gruppo intero raggiungerà un fatturato di oltre 1,7 miliardi di euro (circa 995 milioni di euro nell’esercizio 2022).

“Con questa fusione ora raggiungeremo i più grandi operatori del mercato europeo nel settore del bagno in termini di fatturato”, ha commentato Frank Göring, Ceo di Villeroy & Boch. “I nostri punti di forza complementari ci rendono ancora più competitivi e migliorano significativamente la nostra posizione strategica”.

Le sinergie con Ideal Standard

La fusione creerà una rilevante combinazione tra consolidate strategie di vendita e marchi complementari. La multinazionale tedesca ha una solida presenza geografica in Europa centrale e settentrionale così come in Asia, mentre Ideal Standard gode di un’ottima reputazione con il suo portfolio di brand, in particolare nel Regno Unito, in Italia e in Medio Oriente/ Nord Africa.

Mentre le strategie di vendita di Villeroy & Boch si concentrano principalmente su una clientela privata di fascia alta, Ideal Standard possiede una particolare expertise nel mondo project che include anche il settore pubblico, il settore sanitario, il mondo dell’hôtellerie e gli immobili commerciali.

Inoltre, accanto alla vasta gamma di prodotti ceramici e per tutto l’ambiente bagno, Ideal Standard si distingue anche in ambito rubinetteria, con un business che ha generato più di un terzo delle sue entrate lo scorso esercizio.

“Villeroy & Boch e Ideal Standard si completano a vicenda, in termini di prodotti ma anche in termini di brand, e trarranno vantaggio reciproco dai loro diversi canali di vendita”, ha affermato il Ceo di Ideal Standard, Jan Peter Tewes. “Entrambe le aziende giocheranno un ruolo chiave nel tracciare il futuro percorso del settore. Non vediamo l’ora di questo sviluppo!”

Con questa fusione, Villeroy & Boch non solo eleva il proprio business nel settore bagno in termini di volumi, ma ottiene accesso ad asset significativi per una crescita incrementale. “Il settore bagno rimane un mercato in rapida crescita globale, ma è un mercato in cui le economie di scala saranno sempre più importanti per rimanere competitivi e attrarre investimenti futuri”, ha commentato Andreas Schmid, presidente del Consiglio di sorveglianza di Villeroy & Boch. “Già questo è un buon motivo per cui l’acquisizione rappresenti il passo strategico giusto per Villeroy & Boch. Inoltre, Ideal Standard è un’eccellente estensione al nostro modello di business. Questo preannuncia una nuova era per la divisione Bathroom & Wellness e per Villeroy & Boch nel suo complesso”.

I numeri dell’operazione Villeroy & Boch – Ideal Standard

Villeroy & Boch finanzierà l’operazione con disponibilità liquide e mezzi equivalenti, nonché con debiti, per circa 250 milioni di euro. L’operazione è soggetta alle consuete revisioni e approvazioni normative nonché al corretto rimborso dell’obbligazione da 325 milioni di euro emessa da Ideal Standard International.

Contrariamente alle normali obbligazioni pensionistiche e di altro tipo relative all’attività operativa, il prestito obbligazionario e le varie passività finanziarie non fanno parte dell’operazione.

“La fusione avviene sulla base di una solida struttura di finanziamento. Anche crediti e i prestiti esistenti in capo al venditore non faranno parte dell’operazione e non saranno rilevati da Villeroy & Boch alla chiusura”, ha confermato il Cfo Villeroy & Boch Dr Markus Warncke.

© Riproduzione riservata