Scandalo intercettazioni, domenica l’ultimo numero del News of the World

Dopo 168 anni di storia e 32 di ‘gestione Murdoch’ chiude lo storico tabloid inglese da 3,5 milioni di lettori. Oltre a spiare i ‘vip’, la redazione aveva ascoltato le telefonate di vittime di pedofili e terroristi. Già arrestati l’ex portavoce di Cameron e un ‘Royal Correspondent’, ma la lista non è finita…

L’ultimo numero del News of the World andrà in edicola domenica 10 luglio, non ci sarà pubblicità e ogni centesimo guadagnato con quelle copie andrà in beneficienza. È quanto dichiarato da James Murdoch, il presidente di News International e figlio del magnate australiano, Rupert Murdoch, che ha deciso di chiudere lo storico tabloid inglese (168 anni di storia e un bacino d’utenza da 3,5 milioni di lettori) acquistato nel 1969. Il motivo? Il pesantissimo scandalo intercettazioni, forse il più grande che abbia mai coinvolto il Regno Unito, di cui la redazione del tabloid è stata protagonista (in negativo). News of the World non si è limitato a spiare illegalmente personalità dello spettacolo, della politica e dello sport, né si è limitato a entrare nei cellulari di membri della famiglia reale: la redazione aveva allungato i tentacoli sui telefoni di vittime di pedofili e di terroristi. Oltre 4 mila persone tra cui il celebre avvocato Michael Mansfield, che rappresentò la famiglia al Fayed nell’inchiesta sulla morte di Lady Diana, ma anche David Mills, l’ex avvocato del premier Silvio Berlusconi, e le vedove di soldati morti in Iraq e Afghanistan: tutte intercettate da detective e reporter del tabloid. La chiusura di News of the World potrebbe aprire la strada alla trasformazione di The Sun, altra testata del gruppo, a giornale di sette giorni alla settimana.“News of the World era un giornale che aveva ragion d’esser nel mettere la gente di fronte alle proprie responsabilità, ma abbiamo sbagliato quando riguardava noi stessi “, ha dichiarato Murdoch. Intanto sono partiti i primi arresti che riguardano Andy Coulson, l’ex portavoce di David Cameron, e Clive Goodman, l’ex Royal Correspondent di News of the World (che ha già scontato una pena di quattro mesi nel 2007 per aver intercettato cellulari della famiglia reale).

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