Quanta Italia nella Top 100 del lusso globale!

Il “made in Italy” domina per presenza la Global Powers of Luxury Goods 2023 di Deloitte con 23 aziende. Guardando ai fatturati, però, la battaglia con i grandi gruppi francesi del lusso è impari

Global Powers of Luxury Goods 2023Una sfilata Prada dello scorso settembre a Milano. Con il suo 18° posto, l'azienda è la prima italiana della classifica 'Global Powers of Luxury Goods 2023'Photo by Daniele Venturelli/WireImage

Da Prada a Etro, passando per realtà come Moncler, Giorgio Armani, Otb, Max Mara, Morellato e Golden Goose. Sono solo alcune delle aziende del lusso made in Italy presenti nella Global Powers of Luxury Goods 2023, lo studio annuale di Deloitte che esamina e classifica i 100 Top Player del settore Fashion & Luxury a livello mondiale, sulla base delle vendite generate nell’anno fiscale precedente. Con 23 aziende su 100, l’Italia rappresenta un unicum internazionale: nessun altro Paese, nemmeno la Francia (ferma a 7), presenta così tante aziende di importanza globale. Dietro l’Italia si “classificano” gli Stati Uniti (14 aziende nella Top 100) e il Regno Unito (10)

La Global Powers of Luxury Goods 2023

Durante l’anno fiscale 2022, le 100 più grandi aziende di beni di lusso al mondo hanno generato vendite per 347 miliardi di dollari, 42 miliardi in più rispetto all’anno passato. Così, i primi 100 player hanno visto una crescita complessiva del 20% con un margine di profitto del 13,4%, in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Alle prime due posizioni del podio della Top 10 dei big del lusso si confermano i colossi francesi Lvmh Moët Hennessy Louis Vuitton SE, Kering SA, mentre al terzo posto Richemont (Compagnie Financière Richemont) ha preso il posto di The Estée Lauder Companies Inc.

Il primato francese

La Francia continua a essere il Paese che con solo sette aziende in classifica, di cui quattro in top 10, consegue complessivamente le performance più solide. Nell’anno fiscale 2022, le vendite delle aziende francesi in classifica rappresentano il 32,3% delle vendite totali della Top 100. La dimensione media delle aziende francesi è di 16 miliardi di dollari, più di quattro volte la media delle Top 100.

“La parte del leone continuano a farla i grandi gruppi del lusso, ma anche le aziende italiane, che per i consumatori rimangono un sinonimo di eccellenza e di creatività uniche al mondo”, afferma Ida Palombella, nuova Global Fashion & Luxury Industry Co-Leader di Deloitte per l’Italia e il network Global.

Il record del lusso Made in Italy

Le vendite di tutte e 23 le aziende italiane della Top 100 di Deloitte sono aumentate nell’esercizio 2022 e 21 aziende hanno registrato una crescita a due cifre. Su una base composita, il tasso di crescita delle italiane in classifica è stato del 19,4%, un valore di poco inferiore alla media dell’intera Top 100. Quasi tutte le società sono state redditizie, con margini di profitto a due cifre registrati da Prada, Moncler, Max Mara, EuroItalia, Liu.Jo, De Rigo e Morellato.

Golden Goose, Morellato, Moncler, Euroitalia e Brunello Cucinelli rientrano tra le aziende a crescita più rapida, rispettivamente al quinto, undicesimo, dodicesimo, quattordicesimo e diciassettesimo posto, grazie ai Cagr a doppia cifra per il periodo FY2019-2022 (rispettivamente 24,1%, 17,3%, 16,9%, 15,3%, e 14,8%).

Il gruppo Prada, Moncler e Giorgio Armani sono i tre principali player italiani in classifica e, in forma aggregata, rappresentano il 35% delle vendite di beni di lusso realizzate nel FY22 dalle aziende italiane presenti nel ranking.

“Le imprese del Made in Italy si confermano un’eccellenza mondiale del lusso”, commenta Giovanni Faccioli, leader Global Fashion & Luxury in uscita. “Il quadro, rispetto all’anno scorso, è stabile: le aziende italiane nella top 100 sono 23 e le migliori performance sono quelle di Prada, Moncler e Armani. Invariata – ma non meno pressante – anche la necessità di reinventarsi: innovazione dei processi, circolarità delle filiere, compliance rispetto alle nuove normative ESG e capacità di stare al passo delle grandi trasformazioni tecnologiche in atto saranno cruciali nei prossimi anni”.

La Top 100 dello studio Global Powers of Luxury Goods 2023

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