Post-Covid: tutto un altro marketing

Investimenti per la digitalizzazione, lavoro agile e riscoperta del brand "made in Italy" sono gli imperativi per la ripartenza

Come dovrà cambiare il marketing nel periodo post-Covid per dare vita a una vera ripartenza? Deloitte lo ha chiesto a 250 Chief Marketing Officer italiani. Investimenti per la digitalizzazione, lavoro agile e riscoperta del brand “made in Italy”, sono i tre fattori che emergono dalla ricerca, che analizza la New Brand Experience sotto altrettanti profili: l’evoluzione per i consumatori, l’evoluzione interna dell’organizzazione del lavoro, l’evoluzione del mercato.

1. Evoluzione per i consumatori
  • DigitalizzazioneLa pandemia ha creato nuove esigenze e aspettative per i consumatori. Le aziende devono trovare nuove strategie per soddisfarle e traguardare un’adeguata customer experience. Per rispondere a questa esigenza, il 47% dei CMO ritiene che ripensare il ruolo dei canali di comunicazione a favore del digitale rappresenti una priorità. In generale, si prevede un’accelerazione del passaggio dai media offline a quelli online.

  • Innovazione di servizi e prodotti Il marketing, secondo gli intervistati, sarà efficace se guidato dall’innovazione dei servizi. Mentre su molti fronti si prevedono tagli di budget causati dall’impatto del Covid19, il 46% dei CMO si aspetta un aumento per innovare i servizi e il 29% ritiene che i budget cresceranno per lo sviluppo dei prodotti.

  • Comunicazione Human CentricNella trasformazione di servizi e prodotti, sarà necessario anche ripensare la comunicazione mettendo al centro la sostenibilità e la personalizzazione. Secondo il 49% dei CMO, touchpoint e canali di comunicazioni immersivi e innovativi rappresentano il futuro. Anche la sostenibilità è considerata come un elemento centrale per il posizionamento del brand dal 39% dei Chief Marketing Manager.

2. Evoluzione per l’organizzazione del lavoro
  • Approccio empaticoLa comunicazione costante e la capacità di dimostrare empatia con i propri collaboratori è stata di fondamentale importanza durante il lockdown. Il 65% dei CMO afferma che la capacità di ascolto è un elemento essenziale per mantenere una relazione funzionante con i membri del proprio team. Il 58% pensa che sia necessaria una riorganizzazione per facilitare la modalità di lavoro da remoto.

  • Marketing AgileIl 20% dei CMO prevede un’ascesa dei team di lavoro inter-funzionali e il 59% pensa che il lavoro agile sarà un trend in continua crescita. Promuovere una cultura che privilegi la capacità di rispondere ai cambiamenti piuttosto che seguire un piano predefinito sarà di fondamentale importanza dopo il Covid-19.

  • Nuovi investimentiAnche se con ogni probabilità i budget per il marketing saranno ridotti a causa dell’impatto economico del Coronavirus, il 70% dei CMO sostiene che ci sarà uno switch verso gli investimenti per l’innovazione digitale e la tecnologia, accompagnato da un ribilanciamento del media mix a favore del digitale. Le tre aree su cui si attendono i maggiori investimenti tecnologici sono Customer Relationship Management (CRM), e-Commerce e Data Analytics, mentre soluzioni più innovative come Intelligenza Artificiale restano ancora di nicchia.

3. Evoluzione per il mercato
  • New Minimal ScenarioTre CMO su quattro si aspettano che nello scenario futuro i consumatori siano più attenti, orientati verso scelte di lungo periodo e più esigenti con i brand, che dovranno essere percepiti come autentici, trasparenti, sostenibili e vicini alla comunità. Il 70% dei marketing manager si aspetta di entrare nella new normality in un periodo di tempo che va dai 3 ai 9 mesi.

  • Made in Italy come brandI CMO, se fossero a capo dell’azienda Italia, farebbero leva sulle eccellenze del Made in Italy per rilanciare il Paese con un piano di comunicazione basato sui punti di forza italiani: cultura, cibo e turismo, ma anche sostenibilità, resilienza e creatività.

  • Le skill del futuro Il 43% dei CMO pensa che le il proprio ruolo debba includere sempre più capacità di digital marketing e analisi dei dati, oltre alla parte creativa. Il Chief Marketing Manager diventerà sempre di più una figura ibrida: un mix di Digital, Innovation ed Experience Chief Officer.

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