Partive Iva e rischio evasione: ecco le province più inaffidabili in Italia

Partive Iva e rischio evasione: ecco le province più inaffidabili in Italia© Shutterstock

L’analisi dei dati relativi all’evasione Iva, basata sull’osservatorio delle Partite Iva del Ministero delle Finanze ed elaborata dal Sole 24 Ore, mette in luce una preoccupante situazione in Italia. In particolare, le regioni del Sud si distinguono per una maggiore percentuale di contribuenti a rischio evasione, con Molise, Basilicata e Calabria in testa. Questo dato emerge quando si considera la distanza tra i redditi medi dei contribuenti con un grado di affidabilità alto, determinato da un voto Isa superiore a 8, rispetto a coloro che risultano sotto tale soglia.

La questione degli indici Isa

Attraverso la riforma del sistema di valutazione Isa (Indici sintetici di affidabilità) il governo non si limita a voler portare tutti i contribuenti al voto di “sufficienza” (8/10), bensì aspira a raggiungere il livello massimo di affidabilità, contrassegnato dal punteggio 10. L’importante è segnalare che tale sistema non mira semplicemente a un’esigenza accademica ma risponde a un’ambizione ben precisa di riforma fiscale.

Gli indici Isa rappresentano uno strumento centrale nella valutazione della credibilità fiscale dei contribuenti. Nonostante ciò, sorgono dubbi sulla loro effettiva affidabilità, dato che l’algoritmo si basa sui redditi dichiarati nei cinque anni precedenti, potendo così premiare comportamenti ai limiti della regolarità o penalizzare situazioni anomale ma giustificate.

Il vasto universo delle partite Iva

Con quasi 6 milioni di piccole imprese e detentori di Partita Iva in Italia, emerge la necessità di un sistema fiscale che si basi su dati economici reali piuttosto che su stime. Le possibilità offerte dalle tecnologie attuali potrebbero permettere un’evoluzione significativa in questa direzione, consentendo alle imprese di pagare tasse basate su quello che effettivamente incassano e spendono.

Il Sole 24 Ore riporta che, nel 2023, la percentuale dei contribuenti considerati inaffidabili dal sistema Isa è aumentata, indicando un’allontanamento dal traguardo dell’affidabilità totale. Ciononostante, studi recenti evidenziano una significativa riduzione dell’evasione Iva negli ultimi anni, testimoniando un tendenza generale che va nella direzione desiderata.

A conferma dell’impegno italiano nella lotta contro l’evasione fiscale, le stime sia italiane sia europee suggeriscono una marcata diminuzione del “tax gap” relativo all’Iva negli ultimi anni, suggerendo un miglioramento della situazione generale.

Le disparità territoriali

La classifica regionale e provinciale sull’evasione fiscale conferma una netta distinzione tra il Nord e il Sud del Paese, con elevate percentuali di contribuenti a rischio nelle regioni meridionali e specificamente in Molise, Basilicata e Calabria, oltre che in province come Isernia, Taranto e Nuoro.

Al contrario, le realtà più virtuose si localizzano prevalentemente nel Nord, con province come Trento, Lecco e Belluno che registrano i migliori risultati in termini di affidabilità fiscale.

In conclusione, quest’analisi evidenzia la complessità della lotta all’evasione fiscale in Italia, sottolineando i progressi compiuti e le sfide ancora da affrontare, in particolare nel contesto meridionale del Paese.

© Riproduzione riservata