Outlet, il mega-brand della furbizia

L’iniziativa promozionale per antonomasia in Italia è quella dell’outlet. Aldo Cazzullo, inviato del Corriere della Sera, ne ha parlato come fenomeno sociologico in due libri: ‘Outlet Italia’ e ‘L’Italia de noantri’. «Gli outlet non sono solo dei fenomeni commerciali, economici e sociali. Sono una metafora della svendita, del degrado delle relazioni sociali. Questo deprezzamento riguarda anche i marchi che vengono svenduti, perdendo inevitabilmente esclusività. In fondo, a cosa si deve il successo degli outlet? Al fatto che trasmettono l’idea che frequentandoli si possono fare eccellenti affari! Basti pensare ai nomi di alcuni dei centri più grandi. In Svizzeraa Mendrisio abbiamo il Fox Town, per consumatori furbi come una volpe, e a Mondovì, c’è Mondovicino, che suggerisce l’idea di un’altra dimensione, dove le regole del consumo cambiano. È come se si fosse creato un mega-brand trasversale (ora anche i negozietti di provincia adottano il nome outlet per trasmettere questi valori) che si connota per la furbizia, l’accortezza, la capacità di fare buoni affari».

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