Nuova vita per il Washington Post, acquistato dal fondatore di Amazon

Operazione da 250 milioni di dollari per lo storico quotidiano del caso Watergate; per il nuovo editore Jeff Bezos, un investimento pari all’1% del proprio patrimonio personale

Il fondatore e amministratore delegato di Amazon, colosso dell’e-commerce che, anche attraverso i suoi tablet e e-reader, sta mettendo in crisi il settore dell’editori, investe nella carta stampata. È di poche ore, infatti, l’annuncio dell’acquisizione da parte di Jeffrey (Jeff) Bezos del Washington Post, una delle testate più prestigiose del mondo, che può vantare ben 47 premi Pulitzer e innumerevoli scoop (su tutte il clamoroso caso Watergate, rivelato dai giornalisti Carl Bernstein e Robert Woodward).

A vendere, dopo quattro generazioni, la famiglia Graham, che punta così a dare più chance a un quotidiano che, con l’avvento di Internet e della tecnologia digitale, stava affrontando una crisi profonda. “Internet ha cambiato quasi tutti gli aspetti dell’industria dei quotidiani e dei media tradizionali – ha ammesso Bezos – Bisognerà inventarsi qualcosa”. Per l’acquisizione del Washington Post, testata fondata nel 1877, Bezos ha sborsato ben 250 milioni di dollari; poca cosa (circa l’1% del suo patrimonio) per uno degli uomini più ricchi del mondo con una fortuna stimata in 28 miliardi di dollari.

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