Nell’era di Internet e del ‘press divide’, l’informazione è fai da te

La televisione resta il media preferito dagli italiani, ma cresce la fruizione dei programmi da portali come YouTube o dai siti delle emittenti in un Paese dove l’utenza di Internet ha sfondato il 50% coi giovani a fare da traino. Nuove generazioni sempre più web-dipendenti, anche grazie agli smartphone

Più di un italiano su due utilizza Internet (il 53,1%, +6,1% rispetto al 2009); smartphone sempre più diffusi, soprattutto fra i giovani che per informarsi usano i telegiornali (69,2%) tanto quanto Google (65,7%) e Facebook (61,5%) e guardano la tv su YouTube (47,6%). Un trend che segna ancora una volta la crisi dei quotidiani (-7% in due anni), mentre reggono i periodici e le free press. È l’era del press divide (più che digital divide, sempre più azzerato): i mezzi a stampa sono fuori dalla ‘dieta mediatica’ del 53,3% dei giovani che stanno facendo da traino a una rivoluzione mediatica; non solo dell’informazione, ma dell’intrattenimento in generale. È uno dei dati principali che emerge dal 9° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, promosso da 3 Italia, Mediaset, Mondadori, Rai e Telecom Italia che, nonostante confermi il dominio della televisione (vista dal 97,4% della popolazione), registra la crescita costante dell’utenza Internet. Gli italiani che guardano solo la televisione o che, se leggono qualcosa, lo fanno solo attraverso lo schermo sono in aumento (dal 39,3% al 45,6% in due anni), mentre diminuisce la percentuale di coloro che si accostano ai mezzi stampa. La radio, anche grazie all’alta fruizione in auto, si mantiene a livelli molto alti di utenza (otto italiani su dieci).Nonostante il dominio incontrastato, anche la televisione al suo interno sta attraversano una piccola rivoluzione. Cresce inevitabilmente la tv digitale (causa switch off), ma aumentano anche le web tv (+2,6%) con un’utenza complessiva al 17,8%. Stabile, invece, la tv satellitare (il 35,2% degli italiani). Ormai è l’utente che si sposta all’interno dell’ampio e variegato sistema dei mezzi di comunicazione, vecchi e nuovi, per scegliere il contenuto che più gli interessa secondo le modalità e i tempi che più gli sono consoni: ognuno si costruisce una nicchia di consumi mediatici e palinsesti “fatti su misura”. Indipendentemente dall’uso del televisore, il 12,3% della popolazione attinge ai siti Internet delle emittenti tv per seguire i programmi prescelti, il 22,7% utilizza YouTube, il 17,5% segue programmi tv scaricati tramite il web da altre persone. Il dato relativo ai giovani che guardano i programmi su YouTube sale al 47,6% (il 20,1% lo fa abitualmente). Il 36,2% dei giovani, inoltre, segue programmi scaricati da altri (si tratta di ragazzi che si scambiano file tra di loro) e il 24,7% ricorre ai siti web delle emittenti tv. Nei programmi seguiti via Internet, musica (18,3%), sport (11,7%) e film (9,9%) sono ai vertici dell’interesse.

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