Mercato immobiliare: 2023 annus horribilis, primi segnali di ripresa

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Per il mercato immobiliare, l’anno appena trascorso è stato difficilissimo in gran parte d’Europa, con fatturati in calo e un crollo dei volumi di oltre il 50%. Le buone notizie sono due: la domanda delle famiglie, nonostante una flessione, ha messo un argine alla crisi nel segmento residenziale; in secondo luogo, il peggio sembra essere alle spalle.

Tra le cause delle difficoltà degli ultimi tempi ci sono la decrescita del capitale globale, le modifiche alle abitudini legate alla quotidianità e al lavoro, i cambiamenti nel modo di utilizzare gli spazi e quindi i luoghi di lavoro, i rincari delle materie prime e i rialzi dei tassi di interesse che contribuiscono tutt’ora a mantenere bassa la capacità dell’immobiliare di attrarre investimenti.

Il mercato immobiliare nel biennio 2024-2025

La ripresa sarà lenta ma, stando alle aspettative, procederà più rapidamente nel secondo semestre, in attesa del 2025 che dovrebbe essere l’anno della rinascita.

Il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia, ha anticipato al Sole 24 Ore l’outlook per l’imminente futuro: “Una decisa ripresa è attesa per il 2025, ma i segnali sono positivi anche per l’anno in corso. Il 2024 sarà un anno ideale per gli investimenti value add. Il percorso verso un real estate più sostenibile trova sostegno da parte degli investitori disposti ad assumersi maggiori rischi in cambio di rendimenti più elevati”.

Secondo queste stime, gli investimenti nel settore immobiliare europeo sono crollati a 175 miliardi di euro a fine 2023, con un calo del 57% rispetto ai 305 miliardi di euro del 2022. Per fortuna, sul finire dell’anno scorso, sono arrivati alcuni segnali di inversione di tendenza in Italia, Germania Spagna e Paesi Bassi.

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