Vivendi attacca. Mediaset: nessuna trattativa

I francesi: «Il progetto è solido e convincente per superare gli ostacoli e farlo funzionare»

Dalla metafora automobilistica («ci hanno detto che era una Ferrari, invece era una punto») a quella alimentare: «è come se ci avessero invitato a cena in un ristorante a 3 stelle e poi ci siamo ritrovati in un McDonald’s». Arnaud de Puyfontaine, Ceo di Vivendi, non cede alla diplomazia mentre commenta, dalle pagine del Corriere della sera, la situazione creatasi. Mentre continua a parlare della bontà del progetto di una media company europea, dichiarando che l’operazione Mediaset «il progetto è solido e convincente per superare gli ostacoli e farlo funzionare», allo stesso tempo non fa marcia indietro sulla frattura creatasi con Biscione al momento dello stop all’acquisizione di Mediaset Premium e in seguito all’acquisto del 20% dello stesso gruppo italiano: «Ci siamo tirati indietro perché abbiamo scoperto di aver firmato un’intesa diversa da quanto ci era stato detto», ha dichiarato. E ancora: «Il 20% ci rende il secondo socio per trovare un buon risultato su Premium».

Il manager respinge le accuse di una scalata ostile: «Avremmo lanciato un’Opa, e abbiamo i mezzi per farlo». Secondo quanto dichiarato dallo stesso de Puyfontaine (che ha anche incontrato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda), Vivendi ha 2,1 miliardi in cassa, ma dispone di una liquidità più ampia e l’acquisto del 20% del Biscione è costato circa 800 milioni di euro. «C’è troppo dramma», ha commentato riguardo le reazioni sull’operazione. Ben diversa la reazione di Mediaset: «Le gravi affermazioni di Arnaud De Puyfontaine troveranno adeguata replica nelle sedi più appropriate», si legge nella nota, Il gruppo conferma che non esiste alcuna trattativa in corso: «La società ha ribadito le proprie posizioni, tenendo conto che è suo dovere tutelare gli interessi della società e di tutti i suoi azionisti, non solo di chi detiene il 20% delle azioni». Intanto, i legali di Fininvest starebbero valutando di chiedere al Tribunale di Milano il sequestro delle azioni Mediaset rastrellate sul mercato dal gruppo di Vincent Bolloré.

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