È ancora un podio tutto italiano quello che emerge dall’edizione 2022-2023 del Webranking Europe 500 , classifica di Lundquist e dedicata alle migliori aziende europee per trasparenza della comunicazione corporate sui canali digitali.
In base alla classifica, che anche quest’anno ha considerato le 500 maggiori aziende europee per capitalizzazione secondo l’indice Stoxx All Europe, Terna, Snam e Poste Italiane si confermano sul podio, mentre Eni e Generali, ottengono rispettivamente la quarta e la sesta posizione. Tra le prime 30 anche Intesa Sanpaolo (16°), Mediobanca (19°) e UniCredit (20°).
La svedese Trelleborg risulta la società best improver in Europa, con ben 70 posizioni guadagnate grazie ad un miglioramento di 13,2 punti, mentre tra le società italiane è Banco BPM quella a essere cresciuta di più in termini di trasparenza (+9,4 punti).
Comunicazione corporate delle aziende: serve ancor più trasparenza
In generale però, più della metà delle società incluse nel campione europeo non presenta ancora un sufficiente livello di trasparenza. Un aspetto evidenziato anche dalla media europea che, nel corso degli ultimi anni, rimane sostanzialmente invariata, al di sotto dei 50 punti su 100. Le lacune maggiori emergono soprattutto nella disclosure finanziaria e nella comunicazione rivolta ai jobseeker .
I settori più virtuosi
Guardando ai settori di riferimento, al vertice della classifica europea si posiziona il settore Energy (ex Oil & Gas), sollecitato da anni in termini di sfide connesse all’impatto ambientale, con ben due società al vertice della classifica europea. L’impegno sul fronte della trasparenza si è dimostrato costante ed evidente, facendo segnare un aumento di 8,3 punti nella media di settore rispetto al 2020 grazie a una comunicazione che fa della presentazione della strategia e dei temi legati alla sostenibilità il proprio punto di forza.
Anche i comparti Basic Resources e Chemicals si confermano in crescita, seguiti a ruota dalle Telecomunicazioni. Gli ultimi due riescono anche a portare una propria rappresentante nella Top10 europea. Si posizionano, invece, al di sotto della media europea i settori Automobiles & Parts e Consumer Product & Services, con una perdita complessiva di circa tre punti nel corso dell’ultimo triennio, mentre a occupare gli ultimi posti sono ancora i settori Real Estate, Technology, Retail, Media e Travel and Leisure.
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