L’Europa unita contro Google?

Il Parlamento Ue vorrebbe avanzare una proposta non vincolante per separare le attività dei motori di ricerca dai servizi commerciali

Nome in codice: unbundling (disaggregazione). Così si chiamerebbe la proposta non vincolante del Parlamento Ue, presentata su iniziativa del deputato tedesco popolare Andreas Schwab e del liberale spagnolo Ramon Tremosa, prossima a essere discussa dalla Commissione Europea.

Stando alle indiscrezioni emerse in questi giorni, il testo proporrebbe di separare le attività dei motori di ricerca dagli altri servizi commerciali, ossia le inserzioni a pagamento, le recensioni e i risultati sponsorizzati.

Gli autori non citano mai il nome di Google ma è evidente che l’obiettivo è proprio BigG, non foss’altro per il fatto che il motore controlla, da solo, oltre il 90% del traffico web.

Bruxelles ha già attaccato a più riprese Google per quanto riguarda la privacy, la violazione dell’antitrust e la presunta mancata neutralità dei risultati proposti dal motore di ricerca: secondo Ue i risultati visualizzati da Google non sarebbero i migliori in assoluto ma solo per i suoi interessi societari.

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