John Elkann: nella lettera agli azionisti il futuro di Exor

Il 2023 si è concluso con un utile di 4,194 miliardi di euro, in calo di 33 milioni rispetto ai 4,277 miliardi del 2022, e un Nav (net asset value) a 35,513 miliardi

John-Elkann-ExorPhoto by Qian Jun/MB Media/Getty Images

La tradizionale lettera del presidente John Elkann agli azionisti fornisce l’opportunità di tracciare un quadro sulla strategia di Exor, partendo dai risultati del bilancio del 2023, per arrivare alle nuove sfide del futuro, incentrate sul mercato della salute. Il 2023 della multinazionale che controlla, tra gli altri Ferrari e Stellantis, si è concluso con un utile di 4,194 miliardi di euro, in calo di 33 milioni rispetto ai 4,277 miliardi del 2022, e un Nav (net asset value) a 35,513 miliardi: è salito del 25,7% a 35,513 miliardi; il Nav per azione è in aumento del 32,7%.

Il Cda ha proposto all’assemblea un dividendo di 0,46 euro per azione, per un totale di circa 100 milioni di euro. L’impatto positivo non ricorrente sul conto economico sarebbe approssimativamente di 12 miliardi di euro.
Nel frattempo, dopo la vendita di PartnerRe, quasi 4 miliardi di euro sono stati investiti nel settore healthcare. “L’aumento del costo dei servizi sanitari, unito alla carenza di personale medico sta portando a una richiesta di nuovi approcci innovativi nell’affrontare i problemi sanitari globali”, ha spiegato Elkann. “La tecnologia può migliorare la produttività, consentire di trattare i pazienti fuori dall’ospedale e far guadagnare tempo al personale medico”.

In questo panorama il presidente di Exor inoltre ha confermato il pieno appoggio al gruppo Philips: “Sosteniamo in pieno la leadership e la strategia di Philips. La società è ben posizionata per cogliere le entusiasmanti opportunità che stanno plasmando il settore healthtech”.

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