Italia, mercato pubblicitario -5,6% nel 2013

Calano le entrate dell’advertising in Europa, sui cui pesa il rallentamento dell’economia: previsioni positive solo per Regno Unito e Germania. Regge il colpo Internet, i settori dell’elettronica e il farmaceutico

Vengono chiamati mercati “Big Five” ma tanto grandi non sono, almeno in termini di raccolta pubblicitaria. In Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna è infatti previsto un calo medio dell’1% dei ricavi pubblicitari nell’anno in corso, risultato peggiore rispetto a quanto si pensava lo scorso mese di dicembre (-0,3%). Stime al ribasso che, nel mese di gennaio, hanno coinvolto anche il Pil italiano: rispetto ad un -0,7% previsto a ottobre, il Fondo monetario internazionale ritiene ora che il calo possa attestarsi all’1%.Ecco spiegato uno dei motivi delle pessime performance del mercato italiano della pubblicità, come segnala Vincent Letang, Evp director del Global Forecasting di Magna Global: “la spesa pubblicitaria ha sempre una reazione più che proporzionale rispetto al rallentamento economico”.Ma gli investimenti pubblicitari dipendono analogamente dalla fiducia delle imprese e dei consumatori, anch’essa in costante calo nel nostro Paese (è attualmente al livello più basso dal 2005) con un’incertezza che caratterizza lo scenario politico italiano e che non aiuta la fiducia del mercato.Impatta negativamente sui ricavi pubblicitari anche la difficile situazione del settore automobilistico italiano, storicamente il secondo settore per investimenti in Adv e ultimamente sceso del -21% (nell’Unione Europea le vendite di auto sono diminuite dell’8% ).Cause in grado di determinare, secondo Magna Global, revenue pubblicitarie italiane del -5,6% nel 2013, con previsioni positive solo per Internet (+6,8%) dove la pubblicità è più economica: la Tv calerà del 6,1% e la stampa dell’11,8%, con le conseguenze già note sugli storici gruppi editoriali italiani. In particolare, gli investimenti si ridurranno nei settori food, automotive e delle telecomunicazioni, mentre reggeranno probabilmente il colpo i settori dell’elettronica di consumo e farmaceutico.A livello di Paesi, invece, le entrate delle concessionarie di pubblicità dovrebbero crescere del +1,9% nel Regno Unito e del + 1,2% in Germania. Unici segni positivi rintracciabili nel panorama Adv 2013 dei Big Five dell’Europa occidentale.

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