Istat, l’economia italiana cresce più del previsto: 2024 a +1%

Istat, l'economia italiana cresce più del previsto: 2024 a +1%© Shutterstock

L’Istat ha recentemente aggiornato le sue previsioni sullo sviluppo dell’economia italiana, mostrando segnali di ottimismo per il biennio 2024-2025. La stima della crescita del Prodotto Interno Lordo (Pil) per l’anno 2024 è stata rivista al rialzo, passando dal +0,7% previsto a dicembre 2023 all’1%, un dato che si allinea alle attese del governo riportate nel Documento di economia e finanza (Def).

La crescita dei consumi e il mercato del lavoro

Secondo le nuove previsioni, nel 2024 l’incremento del Pil sarebbe particolarmente sostenuto dal contributo della domanda interna, esclusa la variazione delle scorte, e dalla domanda esterna netta; entrambi i fattori contribuirebbero con +0,7 punti percentuali. Tuttavia, si prevede un impatto ancora negativo delle scorte, che sottrarrebbe 0,4 punti percentuali alla crescita. Guardando al 2025, si stima che l’economia italiana potrà contare su un ulteriore consolidamento, con una crescita prevista dell’1,1%, trainata principalmente dalla domanda interna, la quale dovrebbe apportare un contributo di +0,9 punti.

I consumi privati, elemento chiave della domanda interna, sarebbero supportati dal consolidamento del mercato del lavoro e da un aumento delle retribuzioni in termini reali. Tuttavia, questa dinamica positiva potrebbe essere in parte frenata da un aumento della propensione al risparmio da parte delle famiglie, che si tradurrebbe in un aumento moderato dei consumi familiari e delle istituzioni pubbliche, con una crescita prevista dello 0,4% nel 2024 e un’accelerazione all’1% nel 2025.

Investimenti: tra decelerazione e nuove opportunità

Per quanto riguarda gli investimenti fissi lordi, elemento cardine per la crescita e lo sviluppo economico, le previsioni indicate dall’Istat manifestano una decelerazione: si prevede un aumento dell’1,5% nel 2024 e dell’1,2% nel 2025, in netto rallentamento rispetto al +4,7% del 2023. Questa frenata è attribuibile al progressivo esaurirsi degli incentivi fiscali nel settore dell’edilizia. Nonostante ciò, si attendono impulsi positivi derivanti dall’attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dalla riduzione dei tassi di interesse, fattori che potrebbero mitigare l’impatto della decelerazione e offrire nuove opportunità di investimento.

Le proiezioni aggiornate dell’Istat sull’economia italiana per il biennio 2024-2025 evidenziano una condizione di prudente ottimismo, sostenuta da una serie di fattori che potrebbero contribuire a un percorso di crescita stabile e sostenuta.

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