Investimenti nel lusso, continua il trend positivo: 292 deal nel 2022

L’analisi di Deloitte sul settore Fashion & Luxury, che si conferma tra i più attrattivi per investitori e operatori finanziari. Il settore alberghiero trainerà la crescita nei prossimi tre anni

investimenti nel lussoPhoto by Yuri Kadobnov/Afp via Getty Images

Il settore Fashion & Luxury si conferma uno tra i più attrattivi per investitori e operatori finanziari. È quanto emerge dall’ottava edizione del report Global Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey di Deloitte, che anche quest’anno ha analizzato trend e operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A) del mercato del lusso, basandosi su dati di mercato e interviste a top manager sia industriali che finanziari. A trainare la crescita degli investimenti nel lusso è il segmento dei Personal Luxury Goods che ha registrato un aumento del +22,8%. I settori che hanno evidenziato la maggiore crescita rispetto all’anno precedente (YoY 20-21) sono Hotel (33,6%), Arredamento (27,1%) e Abbigliamento (25,8%).

“Dopo l’impatto della pandemia di Covid-19, il settore del lusso ha mostrato di nuovo grande resilienza a fronte di nuove sfide legate a un quadro macroeconomico e geopolitico incerto”, commenta Elio Milantoni, Partner Deloitte. “Tuttavia, il trend di crescita prosegue e il settore si conferma tra i più attrattivi per gli investitori, spinto anche dall’attenuazione di alcune problematiche che si sono presentate nell’ultimo periodo come inflazione, costo delle materie prime e difficoltà relative alla supply chain”.

I trend principali degli investimenti nel lusso

Come emerge dalla survey di Deloitte, i consumatori prestano sempre maggiore attenzione alle tematiche connesse alla sostenibilità ambientale, dimostrando di preferire prodotti sviluppati utilizzando pratiche di lavoro eque e materiali riciclati o riciclabili. Inoltre, un sempre maggiore numero di aziende sta implementando modelli di business circolari. Tale attività permette di soddisfare e, in alcuni casi, anticipare le richieste derivanti dalla crescente regolamentazione in merito alle pratiche Esg.

La digitalizzazione, al contempo, si conferma una leva fondamentale per la promozione del brand. Numerose società del settore hanno deciso di sfruttare nuovi canali e strategie, ricorrendo a soluzioni tecnologiche come l’adozione di Nft o incrementando la propria presenza digitale.

Sempre maggiore interesse, inoltre, viene riservato al mercato dell’usato, spesso sinonimo di convenienza e sostenibilità. Gli scambi di seconda mano possono allungare la vita dei prodotti e, di conseguenza, aumentare la rilevanza dei marchi. Consapevoli della rilevanza di questo trend, numerose società del settore hanno acquisito o stretto partnership con piattaforme di rivendita.

I prodotti di lusso, infine, si presentano ormai come possibili investimenti alternativi. Negli anni hanno dimostrato come siano capaci di mantenere il loro valore nel tempo e persino incrementarlo, divenendo ancora più attrattivi per i consumatori facoltosi che cercano di investire in oggetti di lusso.

“Digitalizzazione e sostenibilità sono ormai fattori imprescindibili”, sottolinea Tommaso Nastasi, Partner di Deloitte. “Al contempo le aziende del lusso sono consapevoli che, per intercettare sempre fasce di clientela tra le nuove generazioni, è necessario tenere il passo con l’innovazione tecnologica e con i nuovi linguaggi che vengono adottati. Per questo motivo ci si aspetta, da parte loro, una sempre maggiore presenza digitale”.

Segmento Personal Luxury Goods in calo, ma pesa ancora per il 43% dei deal

Rispetto all’anno precedente si è registrato un ulteriore aumento nel numero delle operazioni M&A nel settore Fashion & Luxury, che si sono attestate a 292 nel solo 2022 (otto in più rispetto all’anno precedente). Il segmento dei Personal Luxury Goods, nonostante una diminuzione del -30% rispetto all’anno precedente, costituisce comunque il 43,2% circa di tutte le operazioni. La crescita registrata è dovuta principalmente alle performance registrate dal settore alberghiero, con un aumento di 16 operazioni e all’arredamento che segna 9 transazioni in più rispetto all’anno prima.

In termini geografici, l’Europa ha mostrato la maggiore crescita con un incremento di 25 deal sul 2021, seguita da Middle East (+5) mentre il Nord America ha registrato una forte contrazione (-12).

investimenti nel lusso

Fonte: Global Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey

I trend per i prossimi 3 anni

Le aspettative degli investitori per i prossimi tre anni confermano un sentiment positivo in termini di crescita per i settori dei Personal Luxury Goods, dei Ristoranti, degli Hotel e dei Mobili. In particolare, Orologi e Gioielli e Hotel sono i settori che si prevede avranno le migliori performance. Al contrario, si prevede che il settore Automotive sarà il peggiore in termini di performance nel periodo considerato.

Da un punto di vista geografico si prevede un andamento positivo in tutte le regioni analizzate, con una performance particolarmente positiva per quanto riguarda Asia e Medio Oriente.

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