In Italia meno di un’azienda su cinque è guidata da donne

Secondo un recente studio di Cribis, solo il 18% delle imprese in Italia ha una leadership al femminile

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Emergono dati poco rassicuranti dall’analisi di Cribis (Crif) sulle imprese italiane. Stando ad un nuovo studio dedicato all’imprenditoria femminile, è stato certificato che nel nostro Paese le aziende guidate da donne sono meno di una su cinque.

Hanno una leadership femminile 950mila imprese, per la precisione, ovvero il 18% del totale. Secondo lo studio, le regioni a maggior concentrazione di società femminili sono in Abruzzo, Basilicata e Lazio, mentre in termini assoluti la maggior parte si trova in Lombardia, Lazio e Campania.

Fonte: Cribis

Il report è stato pubblicato dopo aver analizzato un campione di circa 5,2 milioni di imprese attive sul territorio nazionale e secondo i risultati viene evidenziato un netto gender gap nel settore. Dati che sembrano contraddire o ridimensionare altri recenti studi relativi alla presenza femminile nei CdA, che attestavano l’Italia al di sopra della media europea.

Per essere considerate “femminili” le società del report devono soddisfare almeno uno dei seguenti criteri: le società di capitali in cui la maggioranza (>50%) dei componenti dell’organo di amministrazione sia costituita da donne o la maggioranza delle quote di capitale sia detenuta da donne; le società di persona in cui la maggioranza (>50%) degli esponenti sia donna; oppure le ditte individuali il cui titolare sia donna.

Delle 950mila imprese femminili individuate, la maggior parte sono microimprese: il 95,8% del totale. Inoltre, solo lo 0,2% delle imprese femminili raggiunge un alto score di internazionalizzazione, mentre l’87,7% si attesta su un livello basso, a evidenziare una significativa mancanza di presenza sul mercato globale.

Per quanto riguarda i settori, la maggior concentrazione delle imprese femminili si ha nei servizi sociali (43% sul totale delle imprese), nelle industrie tessili (37%) e nel commercio al dettaglio di abbigliamento e accessori (35,7%).

Fonte: Cribis

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