Imprese Vincenti: Intesa Sanpaolo al fianco delle pmi italiane sostenibili

Al via la quinta edizione del programma che valorizza le eccellenze del nostro Paese. I dettagli su come inviare la propria candidatura e i criteri di selezione

Imprese Vincenti Intesa SanpaoloAleksandarGeorgiev/iStockPhoto

C’è tempo fino al 15 febbraio 2024 per presentare la propria candidatura alla quinta edizione di Imprese Vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo che valorizza le piccole e medie imprese del nostro Paese. L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, ha registrato negli anni oltre 10 mila candidature di pmi, mentre sono più di 500 le imprese vincenti accompagnate dall’istituto di credito nel loro progetto di crescita.

Imprese Vincenti: sostenibilità al centro della quinta edizione

L’edizione di quest’anno punta innanzitutto a valorizzare le imprese sostenibili, ovvero le pmi che hanno fatto propri i criteri Esg con progetti di crescita e impatto sulle comunità e sui territori in cui operano contribuendo a creare valore per l’economia, a maggiori livelli occupazionali, al benessere delle persone e delle comunità. Intesa Sanpaolo a sarà partner del progetto di crescita delle imprese selezionate oltre a sostenerle nell’affermazione di una cultura di impresa sostenibile e inclusiva.

Focus sui distretti italiani

Un ulteriore obiettivo del programma di quest’anno sarà quello di dare voce ai territori, facendo emergere a livello locale e nazionale le realtà produttive più significative ed evidenziando le specificità dei distretti e delle filiere.

L’apertura a pmi estere

Altra novità di quest’anno è la valenza internazionale del programma. In sinergia con la divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo, alcune imprese estere verranno invitate a partecipare a un evento loro dedicato. L’obiettivo è individuare eccellenze internazionali, nei mercati di riferimento dell’economia italiana, per creare confronti e sinergie tra modelli di business, favorendo la collaborazione e l’incremento delle opportunità di scambio commerciale tra l’Italia e il resto del mondo. Un modo, si precisa dalla banca torinese, per valorizzare la capacità di import-export e internazionalizzazione con le imprese vincenti italiane, elemento cruciale per la loro crescita.

I criteri di selezione

Per la quinta edizione di Imprese Vincenti saranno selezionate 150 aziende (di cui 10 straniere) che avranno attivato progetti o raggiunto risultati in termini di focus sui fattori di contribuzione al Pil e all’impatto sociale, su innovazione e ricerca, sulla transizione digitale ed ecologica, su internazionalizzazione ed export, su passaggio generazionale e consolidamento dimensionale, su formazione e welfare. Su ciascuna imprese verrà inoltre calcolato il punteggio Esg di Intesa Sanpaolo per valutarne il profilo di sostenibilità.

Anche questa edizione vedrà una sezione dedicata alle imprese sociali e del terzo settore, selezionate in base alla valorizzazione di progetti sociali, culturali o per la parità dei diritti, per il sostegno al territorio ed a categorie svantaggiate.

Confermato il focus sulle imprese del settore agro-alimentare, prioritario per la nostra economia e per cui Intesa Sanpaolo ha costituito una direzione dedicata, per il quale contano in particolare la leva del passaggio generazionale e della crescita dimensionale a fronte di un segmento produttivo frammentato e che potrebbe giovare di miglior competitività.

Le 150 aziende selezionate saranno invitate agli eventi del tour nazionale che partirà a primavera e riceveranno lo speciale riconoscimento Imprese Vincenti, oltre a essere inserite nel percorso di valorizzazione del programma.

Come candidarsi

Possono partecipare tutte le pmi italiane che si riconoscano rappresentative dell’eccellenza nazionale in qualsiasi settore produttivo, che nel biennio scorso abbiano effettuato investimenti in innovazione o guidati da principi di sostenibilità, che investano su persone e competenze, che attuino strategie di internazionalizzazione, che operino in rapporto al territorio anche attraverso la rete delle filiere e dei distretti, che si impegnino al rilancio anche attraverso il ricambio generazionale o la trasformazione tecnologica.

L’autocandidatura è aperta a imprese sia pubbliche che private, a prevalente capitale italiano e non appartenenti a gruppi multinazionali, che abbiano un fatturato compreso fra 2 e 150 milioni di euro, almeno 10 dipendenti.

Tali requisiti minimi di fatturato e dipendenti sono derogati per le imprese del comparto agroalimentare e per le imprese candidate alla categoria Impact, che saranno valutate sulle iniziative per sviluppo locale, collaborazioni, progetti e perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale o culturale. Le pmi potranno autocandidarsi compilando il questionario presente sul sito intesasanpaolo.combusiness/landing/imprese-vincenti.

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